Dopo un’attesa di quasi sei mesi, il sistema operativo alternativo LineageOS completa finalmente il suo supporto all’intera gamma dei dispositivi Google Pixel 9. L’arrivo ufficiale della build per il modello più accessibile della serie, il Pixel 9a, segna un traguardo importante per la comunità degli sviluppatori e degli utenti che privilegiano personalizzazione e controllo. Tuttavia, l’adozione comporta una piccola ma significativa rinuncia: LineageOS 23.0 si basa infatti sul codice di Android 14, rilasciato a giugno, e non include le ultime innovazioni introdotte da Google con gli aggiornamenti successivi.
La notizia, accolta con favore dagli appassionati, chiude un ciclo di attesa particolarmente lunga per il modello di ingresso della famiglia. Mentre i fratelli maggiori, Pixel 9 e Pixel 9 Pro, avevano ricevuto il supporto in tempi più rapidi, il Pixel 9a ha dovuto attendere un periodo insolitamente prolungato. Questo ritardo è imputabile principalmente ai tempi tecnici richiesti da Google per la pubblicazione del codice kernel specifico per ogni dispositivo, un passaggio fondamentale per lo sviluppo di ROM personalizzate stabili e funzionali.
Con questo ultimo tassello, la comunità può ora installare la versione stabile di LineageOS 23.0 su qualsiasi smartphone della serie Pixel 9, offrendo un’alternativa solida e open source al sistema operativo stock fornito dal colosso di Mountain View.
Le caratteristiche e le rinunce di LineageOS sui Pixel 9
Installare LineageOS 23.0 su un Google Pixel 9a, o su qualsiasi altro modello della serie, significa abbracciare una filosofia differente rispetto all’esperienza Android proposta da Google. Il punto di forza del progetto LineageOS risiede nella sua natura open source, nell’enfasi posta sulla privacy dell’utente e nella possibilità di un controllo pressoché totale sul proprio dispositivo, eliminando le applicazioni preinstallate e i servizi proprietari spesso considerati superflui.
Tuttavia, questa scelta non è priva di compromessi. La versione 23.0 della ROM è costruita sul codice sorgente di Android 14, che risale allo scorso giugno. Ciò implica che gli utenti dovranno fare a meno di tutte le novità introdotte con l’aggiornamento Android 15 QPR1 e, soprattutto, dell’interfaccia visiva Material You 3.0 con i suoi elementi “Expressive”. L’assenza di queste feature grafiche e funzionali più recenti potrebbe risultare straniante per chi proviene direttamente dalla versione stock più aggiornata del sistema.
Inoltre, la tempistica rischia di rendere la build rapidamente datata. Con l’uscita pubblica della release QPR2 prevista entro poche settimane, il divario tra l’esperienza Android più recente e quella offerta da LineageOS 23.0 è destinato ad ampliarsi ulteriormente. È importante sottolineare, però, che il tipico utente di LineageOS tende a dare priorità a stabilità, controllo e privacy rispetto all’avere l’ultima feature UI, rendendo queste rinunce più accettabili all’interno del suo ecosistema di riferimento.
Il futuro del supporto LineageOS e l’attesa per i Pixel 10
Il completamento del supporto per la serie Pixel 9 porta naturalmente a interrogativi sul futuro del progetto e sulla sua capacità di tenere il passo con i nuovi dispositivi in uscita. Negli ultimi dodici mesi, il ritmo di crescita del numero di smartphone supportati da LineageOS ha mostrato segni di rallentamento, un dato che non è passato inosservato agli occhi della comunità.
Storicamente, i dispositivi Google Pixel venivano aggiunti alla lista ufficiale delle build supportate nel giro di poche settimane dal loro debutto commerciale. Il caso del Pixel 9a, arrivato dopo quasi sei mesi, rappresenta un’eccezione significativa a questa regola non scritta. Questo precedente fa supporre che anche per la prossima generazione, i Google Pixel 10, attesi per l’autunno del 2025, potrebbe essere necessario un periodo di attesa più lungo del solito.
Le ragioni di questo allungamento dei tempi sono da ricercarsi nella crescente complessità hardware e software dei dispositivi moderni, che richiede uno sforzo di sviluppo e reverse engineering più impegnativo da parte dei maintainer volontari del progetto. L’attenzione della comunità è quindi già rivolta al futuro, nella speranza che il team di LineageOS riesca a riconfermare la sua tradizionale rapidità non appena Google renderà disponibili i kernel sorgente per i suoi prossimi flagship.
Cos’è LineageOS e perché sceglierlo
Per i non iniziati, LineageOS è un sistema operativo per dispositivi mobili open source basato sul progetto Android. Nacque dalle ceneri del celebre progetto CyanogenMod, con l’obiettivo di proseguirne lo sviluppo e la filosofia dopo la sua chiusura ufficiale. La missione di LineageOS è fornire una versione di Android pulita, leggera, performante e priva del cosiddetto bloatware, ovvero quelle applicazioni preinstallate che spesso non possono essere disinstallate.
Oltre a un’esperienza più snella, LineageOS arricchisce Android stock con una vasta gamma di opzioni di personalizzazione avanzate, impostazioni sulla privacy non presenti nelle versioni ufficiali e la garanzia di aggiornamenti di sicurezza per dispositivi che i produttori hanno cessato di supportare. Da ottobre, con il lancio della versione 23.0, il sistema è basato su Android 14, e la sua disponibilità sul Pixel 9a garantisce nuova vita e maggiore longevità a uno smartphone già noto per il suo eccellente rapporto qualità-prezzo.
L’aggiunta del Pixel 9a al roster ufficiale rappresenta un passo cruciale per la diffusione del sistema operativo alternativo, dimostrando come l’impegno della comunità continui a portare frutti concreti, nonostante le sfide tecniche e i tempi di sviluppo a volte dilatati. Per gli utenti che ricercano la massima libertà sul proprio dispositivo, l’attesa per il Pixel 9a è finalmente terminata.
