Un cliente texano ha restituito la sua Tesla Cybertruck dopo appena un giorno dall’acquisto.
Reza Soltani ha completato l’ordine il 25 aprile, per scoprire con sorpresa che il veicolo era già pronto per il ritiro.
La rapidità della consegna, però, nasconde un problema: la Cybertruck era stata prodotta mesi prima, il 8 gennaio.
Questo caso mette in luce le difficoltà di Tesla nel gestire le scorte invendute del suo controverso pickup elettrico.
Il caso Soltani e il mistero della Cybertruck “istantanea”
Reza Soltani, residente in Texas, è uno dei clienti che ha ordinato la Cybertruck.
Dopo aver effettuato il pagamento, ha ricevuto immediatamente il numero VIN e la notifica che il veicolo era disponibile.
Stupito dalla rapidità, ha contattato Tesla per chiedere spiegazioni sull’origine del mezzo.
La risposta dell’azienda è stata chiara: la sua Cybertruck era uscita dalla fabbrica ben quattro mesi prima, l’8 gennaio.
Il problema delle Cybertruck invendute
La situazione sollevata da Soltani non è isolata.
Tesla sta accumulando migliaia di Cybertruck invendute, parcheggiate all’aperto nelle vicinanze delle Gigafactory.
A differenza di altri modelli come il Model 3 o il Model Y, che hanno tempi di consegna più lunghi, la Cybertruck fatica a trovare acquirenti.
Le immagini diffuse sui social mostrano campi stracolmi di pickup elettrici in attesa di essere consegnati.
I rischi dello stoccaggio all’aperto
Tenere un veicolo elettrico esposto alle intemperie per mesi non è ideale.
Le batterie sono sensibili alle temperature estreme e all’umidità, fattori che possono comprometterne le prestazioni.
Inoltre, la carica della batteria deve essere gestita con cura durante lo stoccaggio prolungato.
Per un acquirente come Soltani, ricevere una Cybertruck ferma da mesi è stato un campanello d’allarme.
La Cybertruck e i suoi problemi
Il pickup elettrico di Tesla è stato criticato per diversi aspetti:
- Alti costi di riparazione
- Numerosi richiami per problemi tecnici
- Difficoltà nella produzione
- Deprezzamento accelerato
Questi fattori rendono la Cybertruck un investimento rischioso rispetto ad altri modelli Tesla.
Produzione eccessiva e sconti drastici
Tesla ha ridotto la produzione della Cybertruck dopo aver realizzato di aver sforato la domanda effettiva.
Fonti di Business Insider riportano tagli fino al 50% in alcuni reparti.
L’azienda sta anche cercando nuovi mercati, come l’Arabia Saudita, per smaltire le scorte.
Intanto, i prezzi vengono abbassati per attirare più clienti, ma il caso Soltani dimostra che non basta.
La vicenda del cliente texano è emblematica delle difficoltà di Tesla con il suo pickup più controverso.
Tra problemi di produzione, accumulo di scorte e dubbi sulla qualità, la Cybertruck fatica a decollare.
Mentre l’azienda cerca soluzioni, i potenziali acquirenti potrebbero pensarci due volte prima di investire in un veicolo fermo da mesi.