iPhone XR ha scatenato gli animi sul web: è l’iPhone più ingiuriato dai tempi dell’iPhone 5C. Se ne sentono di cotte e di crude, con veemenza e violenza. Ma è davvero un prodotto così inaccettabile come alcuni credono? Io penso l’esatto contrario, e vi spiegherò perché.
Design ricercato con notch
iPhone XR ha lo stesso design di iPhone X, con schermo a 19,5:9 ricoprente quasi tutta la superficie frontale e tacca in alto su cui sono alloggiati i sensori di Face ID, prossimità, fotocamera e altoparlante. Le cornici sono più spesse dei suoi fratelli OLED perché integra uno schermo LCD che richiede una retroilluminazione dedicata.
Bene il display, meno il 3D Touch
Di questo display se ne sono dette tante. Sulla carta potrebbe sembrare mediocre, ma vi invito a vederlo dal vivo. È uno schermo di qualità, con parametri del colore perfettamente calibrati, luminosità alta e ottima nitidezza. Sfrutta una tecnologia completamente nuova, sviluppata in Giappone per la prima volta e chiamata Full Active (da qui il nuovo marchio commerciale “Liquid”).
Pur essendo sulla carta uno schermo da “soli” 326 PPI, dalla normale distanza di utilizzo i singoli punti non sono percepibili: tutto appare perfettamente definito come sulla carta di giornale. Questo perché parliamo pur sempre di tecnologia RGB nella disposizione dei subpixel, non di certo di matrice PenTile, che a parità di densità abbassa la nitidezza percepita del 20% circa. Più semplicemente lo schermo è tutt’altro che un problema. Il vero dramma? Manca il 3D Touch, e per chi lo usa molto – come me – è un sacrificio difficile da digerire.
Hardware sempre prestante
XR integra la stessa piattaforma di iPhone XS, quindi il SoC A12 con CPU più veloce del 15%, GPU più potente del 40% e motore neurale che può eseguire 5 bilioni di operazioni al secondo, a differenza del predecessore che si ferma a meno di 1. Il tutto con la nuova tecnologia a 7nm che riduce notevolmente i consumi. La RAM è da 3GB come su iPhone X, a differenza di iPhone XS che ne ha 4, ma visto che deve gestire meno pixel, la differenza nell’uso reale è minima.
Fotocamere, buone in ogni condizione
Stesse identiche fotocamere di iPhone XS. Sia davanti che dietro. Manca il teleobiettivo per lo zoom 2x senza perdita di dettaglio in condizioni di buona illuminazione (altrimenti viene usato il sensore principale anche su iPhone XS) ma non è una tragedia. Peraltro la modalità Ritratto viene eseguita interamente dal sensore principale a f1.8 e paradossalmente risulta più efficace quando l’illuminazione non è ideale.
Migliore autonomia di sempre
Inutile girarci attorno, l’autonomia è il suo vero punto di forza: iPhone XR infatti ha la migliore durata della batteria mai raggiunta nella storia di iPhone. Capace persino di battere il campione iPhone 8 Plus. Rispetto ad iPhone X e XS l’incremento è notevole ed è compreso tra 20 e 40% in più a seconda dell’utilizzo del telefono.
Audio con registrazione stereo
iPhone XR monta gli stessi altoparlanti di iPhone XS, i quali risultano essere più potenti e cristallini di quelli presenti su iPhone X. Inoltre nei video il nuovo iPhone XR gode della registrazione in stereo, e non più di quella mono come sui precedenti modelli di iPhone.
Prezzo discutibile ma inferiore ai TOP
Il risparmio è gigantesco: fino a 500 euro in base alla configurazione scelta. Se ad esempio vogliamo un iPhone di nuova generazione con almeno 128GB di memoria e schermo grande almeno 6 pollici, il confronto è tra iPhone XR a 949 euro e iPhone XS Max a 1.459 euro.
Considerazioni finali
Più sgraziato e pesante di iPhone X e XS, senza 3D Touch, teleobiettivo e con schermo LCD, ma con prezzo notevolmente più basso, autonomia superiore, stesso hardware di base di iPhone XS, dimensioni a metà tra iPhone XS e XS Max e tanti colori tra cui scegliere. Secondo la mia umile opinione è l’iPhone più sensato da acquistare quest’anno, salvo necessità particolari.
