Apple si prepara a introdurre un cambiamento sostanziale nell’architettura di memoria della prossima generazione di iPhone.
Secondo le ultime indiscrezioni, la serie iPhone 18 e iPhone 18 Pro, attesa per il 2025, sarà dotata di una RAM a sei canali, una struttura finora utilizzata quasi esclusivamente nei sistemi server di fascia alta.
RAM a sei canali: un salto generazionale
L’adozione dell’architettura RAM a sei canali rappresenta una novità assoluta nel panorama degli smartphone. A differenza delle soluzioni tradizionali a doppio o quadruplo canale, questa configurazione permetterà un flusso di dati molto più veloce tra la DRAM e il controller di memoria. Il risultato sarà un aumento sensibile della larghezza di banda disponibile, con ricadute positive in termini di prestazioni multitasking, gaming mobile e soprattutto applicazioni di intelligenza artificiale.
Una simile struttura è stata finora riservata a infrastrutture server che richiedono elevate prestazioni nella gestione di grandi volumi di dati. La decisione di Apple di integrare questa tecnologia nella serie iPhone 18 suggerisce un orientamento sempre più marcato verso un’ottimizzazione dell’esperienza utente basata su AI e carichi di lavoro paralleli.
12 GB di RAM su tutta la gamma iPhone 18
Oltre all’adozione dell’architettura a sei canali, Apple doterà tutti i modelli della serie iPhone 18 di 12 GB di RAM. Si tratta di un’evoluzione importante rispetto alla generazione precedente: nella linea iPhone 17, questa capacità era riservata a soli tre modelli.
Tuttavia, secondo quanto riportato da fonti affidabili, il vero salto in avanti nelle prestazioni non dipenderà tanto dalla quantità di memoria, quanto proprio dalla nuova configurazione del sottosistema RAM.
Questa scelta contribuirà a migliorare significativamente le prestazioni anche nelle attività più intensive, come editing video su mobile, app di realtà aumentata e utilizzo simultaneo di più app in background. La coerenza nei tagli di RAM tra i modelli renderà inoltre l’esperienza utente più uniforme su tutta la gamma.
LPDDR5X confermato, ma niente LPDDR6
Nonostante il passaggio all’architettura RAM a sei canali, Apple avrebbe deciso di mantenere l’attuale standard LPDDR5X anche sui nuovi modelli. Questa scelta potrebbe risultare controversa, poiché LPDDR6, il nuovo standard per la memoria mobile ad alta velocità, sarà invece supportato da chipset Android avanzati come lo Snapdragon 8 Gen 2 Elite.
La decisione di non passare subito a LPDDR6 potrebbe essere dovuta a considerazioni di maturità tecnologica o a scelte strategiche legate all’ottimizzazione dell’efficienza energetica. Tuttavia, ciò potrebbe rappresentare uno svantaggio competitivo sul fronte delle prestazioni pure, soprattutto in confronto ai top di gamma Android attesi per lo stesso periodo.
iPhone 18: più potenza per un’era mobile sempre più esigente
Con la nuova architettura RAM e 12 GB di memoria, Apple si prepara a offrire uno smartphone ancora più potente e versatile. Il focus sulla banda di memoria e sull’ottimizzazione delle prestazioni lascia intendere che l’iPhone 18 sarà progettato per affrontare le sfide delle prossime generazioni di applicazioni mobili, in particolare quelle legate all’<strong’intelligenza artificiale, al machine learning e alla computazione intensiva.
Sebbene l’assenza del supporto LPDDR6 possa sollevare qualche perplessità, Apple sembra puntare su un equilibrio tra stabilità, prestazioni e consumi energetici. La nuova infrastruttura a sei canali potrebbe infatti compensare ampiamente le mancanze in termini di standard, offrendo comunque un miglioramento sostanziale rispetto ai modelli attuali.
In attesa del lancio ufficiale, previsto per il secondo semestre del 2025, il futuro della serie iPhone si preannuncia ancora più orientato verso le prestazioni elevate e l’efficienza nel multitasking, mantenendo la filosofia Apple di innovare in modo controllato ma incisivo.