La nuova serie iPhone 17 di Apple, accompagnata dal modello Air caratterizzato da un design ultra sottile, sta affrontando una domanda eccezionale sui mercati globali, con la Cina in prima linea.
Rispetto alla precedente generazione iPhone 16, i nuovi dispositivi offrono significativi incrementi prestazionali, mentre l’iPhone Air cattura l’attenzione con il suo profilo incredibilmente ridotto, contribuendo a un avvio che promette di infrangere ogni record di vendita.
Questo successo commerciale, sebbene rappresenti una sfida diretta per i rivali, sta paradossalmente avvantaggiando uno dei principali competitor: Samsung.
Il paradosso del mercato: quando il successo del rivale alimenta i profitti
L’enorme interesse degli utenti e l’impennata delle vendite dei nuovi iPhone stanno inevitabilmente mettendo sotto pressione le serie Galaxy S e Galaxy Z di Samsung, erodendo quote di mercato per il colosso sudcoreano.
Tuttavia, in un curioso gioco di equilibri, Samsung si trova a trarre un vantaggio indiretto proprio dal trionfo di Apple.
Il motivo risiede nel fatto che Samsung non è solo un feroce concorrente nella guerra degli smartphone, ma anche il fornitore più critico per la stessa Apple.
La divisione componentistica del gruppo, infatti, rifornisce Cupertino degli schermi OLED e dei chip di memoria ad alte prestazioni che costituiscono il cuore dei nuovi iPhone 17.
Samsung, fornitore chiave: i componenti dietro il successo Apple
In particolare, la stragrande maggioranza dei chip di memoria RAM da 12 GB di tipo LPDDR5X, fondamentali per le prestazioni dell’iPhone 17, esce proprio dalle linee di produzione di Samsung.
Altri fornitori che completano la catena di approvvigionamento sono SK Hynix e Micron.
Questa dinamica crea una situazione in cui, a un aumento delle vendite degli iPhone, corrisponde un proporzionale incremento degli ordini di componenti che Apple rivolge a Samsung.
Di conseguenza, i ricavi del settore componenti del gigante sudcoreano ricevono una sostanziale spinta positiva, compensando parzialmente o totalmente le eventuali flessioni sul fronte della vendita dei propri dispositivi finali.
La pressione sulla supply chain e lo scenario di rialzo dei prezzi
Il beneficio per Samsung non si limita al semplice volume di pezzi venduti.
La domanda estremamente elevata di memoria per i nuovi iPhone si somma a una già forte richiesta globale di chip HBM, specializzati per le applicazioni di intelligenza artificiale.
Questo duplice stimolo costringe gli impianti produttivi di Samsung, SK Hynix e Micron a operare a pieno regime, mettendo a dura prova la capacità della supply chain mondiale.
Gli analisti di settore avvertono che, in un contesto di domanda così sostenuta, un qualsiasi squilibrio tra domanda e offerta potrebbe innescare una nuova ondata di rincari per i moduli di memoria.
In uno scenario del genere, Samsung si troverebbe nella posizione di massimizzare la redditività, guadagnando non solo dalle maggiori quantità vendute, ma anche dai margini più ampi garantiti dai prezzi in rialzo.
Il futuro della leadership Apple: John Ternus in pole position
In un altro sviluppo significativo per la casa di Cupertino, le speculazioni sul futuro comando si fanno sempre più concrete.
Dopo l’era di Tim Cook, la figura che sembra essere in prima linea per la successione alla guida di Apple è John Ternus.
Attualmente Vice Presidente del Settore Ingegneria, Ternus ha un profilo profondamente tecnico e ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo di molti prodotti iconici dell’azienda.
La sua eventuale nomina a Amministratore Delegato potrebbe segnare un ritorno alle radici ingegneristiche di Apple, plasmando il futuro dell’azienda con una diversa enfasi strategica rispetto all’attuale leadership, più orientata alla logistica e alla finanza.
L’eventuale transizione verso Ternus sarà un elemento cruciale da monitorare, poiché potrebbe determinare la traiettoria di innovazione di Apple nel prossimo decennio, incluso il rapporto complesso e simbiotico con fornitori-competitor come Samsung.