Apple ha segnato un nuovo importante traguardo nel mercato statunitense grazie al successo dell’iPhone 16e, il modello entry-level della serie 16.
Secondo quanto riportato nel più recente rapporto pubblicato da Consumer Intelligence Research Partners (CIRP), il dispositivo ha raggiunto il 7% delle vendite totali di iPhone nel primo trimestre del 2025 negli Stati Uniti, superando il 5% ottenuto nello stesso periodo dell’anno precedente dal predecessore iPhone SE.
Questa performance mette in luce il cambio di strategia del colosso di Cupertino per la sua fascia economica: con l’iPhone 16e, Apple ha integrato pienamente la linea “economica” nella gamma principale, garantendole maggiore visibilità e continuità negli aggiornamenti.
La serie iPhone 16 supera la 15: la nuova generazione conquista il pubblico
Ma il successo dell’iPhone 16e non è un caso isolato. L’intera linea iPhone 16 ha rappresentato il 74% delle vendite totali di iPhone negli USA nel primo trimestre del 2025, staccando la serie iPhone 15, che nello stesso periodo dell’anno scorso si era fermata al 68%.
In particolare, il modello base iPhone 16 ha registrato un incremento significativo di vendite, passando dal 15% ottenuto dall’iPhone 15 base nel 2024 al 20% attuale. Un dato che sorprende, soprattutto considerando che sia l’iPhone 16 che il 16e sono stati criticati per la scelta di adottare ancora un display con refresh rate a 60 Hz. Eppure, pare che questa specifica tecnica non abbia influenzato negativamente la decisione di acquisto dei consumatori.
Gli utenti statunitensi hanno premiato la combinazione tra prezzo più accessibile, buona scheda tecnica e integrazione totale con l’ecosistema Apple. È evidente come Apple stia ottenendo risultati concreti con una proposta più bilanciata e diversificata, che non punta esclusivamente sui modelli premium.
La linea Pro perde terreno: scende al 38% nelle vendite
Il successo dei modelli più economici ha però avuto un effetto inverso sulla gamma più costosa. L’iPhone 16 Pro e 16 Pro Max, infatti, hanno raccolto solo il 38% delle vendite complessive, in calo rispetto al 45% ottenuto dalla serie iPhone 15 Pro un anno fa. Questo spostamento segnala una preferenza crescente verso dispositivi dal costo contenuto, anche in un mercato tradizionalmente premium come quello statunitense.
La contrazione della fascia Pro potrebbe essere letta come una conseguenza del rafforzamento dell’offerta entry e mid-range, ma anche di una maggiore consapevolezza dei consumatori, meno disposti a spendere cifre elevate per differenze tecniche percepite come marginali. L’adozione di soluzioni come la Dynamic Island anche sui modelli base e una fotocamera sempre più performante a ogni fascia, hanno di fatto livellato le scelte.
iPhone 16e: il nuovo punto di riferimento per il mercato di fascia media
Con il suo design ispirato ai fratelli maggiori, prestazioni solide grazie al chip A17 base, e una durata della batteria migliorata, l’iPhone 16e si propone come un vero punto di riferimento per chi cerca un’esperienza Apple completa a un prezzo accessibile. Il successo del dispositivo è stato accompagnato da campagne mirate e una maggiore presenza nei canali retail e online.
Secondo le analisi di CIRP, il 16e ha attratto soprattutto nuovi utenti Apple, molti dei quali provenienti da dispositivi Android. Questo dato conferma l’efficacia della strategia di ingresso graduale nel mondo Apple attraverso un dispositivo ben costruito e accessibile.
Apple, consapevole di questo successo, avrebbe già avviato i lavori per l’iPhone 17e, con l’intenzione di trasformare definitivamente la linea “e” in una presenza fissa nella gamma annuale.
L’iPhone 16e si è rivelato un alleato prezioso per Apple in un contesto economico più attento alla spesa, senza rinunciare alla qualità. Il messaggio è chiaro: la fascia media non è più solo un compromesso, ma una scelta consapevole da parte di un numero crescente di utenti.