Il Congresso degli Stati Uniti sta per modificare radicalmente il panorama delle auto elettriche, con due decisioni chiave che potrebbero rallentare l’adozione dei veicoli a zero emissioni e compromettere gli obiettivi nazionali sull’energia pulita. La Camera dei Rappresentanti e il Senato hanno approvato misure che stanno scuotendo il settore automobilistico.
Addio agli incentivi federali per l’acquisto di EV
Nel tentativo di ridurre la spesa federale, la Camera dei Rappresentanti ha approvato un disegno di legge che elimina i principali incentivi previsti dall’Inflation Reduction Act. Per i potenziali acquirenti, questo significa la scomparsa del credito d’imposta di 7.500 dollari per le nuove auto elettriche, insieme al contributo di 4.000 dollari per i veicoli usati e gli ibridi plug-in. Spariranno anche le agevolazioni fiscali per l’installazione di stazioni di ricarica domestiche.
Un’eccezione limitata riguarda il credito per le nuove EV: potrebbe rimanere valido fino alla fine del 2026 per i produttori che non hanno ancora venduto 200.000 veicoli elettrici. La nuova normativa introduce inoltre una tassa annuale di 250 dollari per i proprietari di auto elettriche e 100 dollari per gli ibridi, rendendo più oneroso il possesso di questi veicoli.
Il Senato revoca lo storico privilegio della California
Contemporaneamente, il Senato ha abolito la deroga che da decenni permette alla California di stabilire i propri standard sulle emissioni dei veicoli. Questo provvedimento, seguito volontariamente da oltre una dozzina di stati, ha trainato il mercato americano verso una transizione più rapida all’elettrico. La decisione del Senato rischia di frenare questo slancio, uniformando gli standard a livello nazionale con target meno ambiziosi.
Reazioni contrastanti dal mondo dell’auto e dell’ambiente
Le votazioni hanno scatenato reazioni opposte. Da un lato, alcune case automobilistiche e associazioni di concessionari hanno applaudito l’adozione di standard nazionali unificati, ritenendoli più semplici da rispettare. Dall’altro, i sostenitori della mobilità elettrica lanciano l’allarme.
Leader come Ben Prochazka della Electrification Coalition e Albert Gore III della Zero-Emission Transportation Association (ZETA) avvertono che queste misure potrebbero frenare l’industria americana dell’EV, compromettendo gli sforzi per creare una catena di approvvigionamento sicura per batterie e minerali critici. Il rischio, secondo loro, è di cedere il primato a paesi come la Cina nel settore strategico della mobilità sostenibile.
Impatto sul mercato e scenari futuri
Il disegno di legge è passato alla Camera con un margine risicato (215-214), incluso il voto favorevole di rappresentanti di distretti con importanti investimenti nel settore EV, come la Georgia dove Hyundai sta costruire il suo “Metaplant” per auto elettriche.
Nonostante le nuove politiche, le vendite di auto elettriche negli USA hanno raggiunto nel 2024 il record di 1,3 milioni di unità secondo Cox Automotive. Tuttavia, gli analisti prevedono un rallentamento: l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) aveva stimato una quota del 55% per EV e ibridi plug-in entro il 2030, ma con le nuove norme questa percentuale potrebbe ridursi al 20%.