La scomparsa del jack audio dagli smartphone ha portato a un cambio radicale nel modo di ascoltare musica: sempre più utenti si affidano agli auricolari true wireless, le cuffiette Bluetooth con custodia di ricarica da portare sempre con sé. Comodissimi e funzionali, in giro ci sono ormai migliaia di modelli in vendita: ma quali sono i migliori auricolari Bluetooth da comprare adesso, a maggio 2025? Che stiate cercando auricolari economici o i migliori per telefonare, in questa pagina troverete le cuffiette giuste per voi. Tutti i modelli che consigliamo sono stati testati e recensiti dal team: insomma, sono consigli per gli acquisti che arrivano da chi conosce davvero i prodotti e sa cosa aspettarsi da un buon paio di cuffiette wireless. L’elenco viene aggiornato regolarmente, almeno una volta al mese, segnalando i nuovi modelli meritevoli di menzione. Potete quindi salvare la pagina e inviarla a chi cerca suggerimenti; infine, se cercate cuffie a padiglione, vi rimandiamo invece alla nostra guida all’acquisto dedicata alle Migliori cuffie Bluetooth.
I migliori auricolari Bluetooth, in sintesi
Di seguito un elenco rapido dei migliori auricolari Bluetooth, divisi per prezzo e categorie. Se volete saperne di più, dopo il paragrafo “Come scegliere”, trovate un approfondimento per tutti i modelli consigliati.
I migliori economici (sotto i 50€)
Baseus Bowie MA10
Redmi Buds 6
Sony WF-C510
Il meglio per qualità/prezzo: i migliori auricolari sotto i 100€
Nothing Ear (a)
Soundcore Liberty 4 NC
I migliori auricolari per la musica: consigli per audiofili
Nothing Ear
Sony WF-1000XM5
Technics EAH-AZ100
I migliori auricolari per telefonare: microfoni eccellenti
Huawei FreeBuds 6i
Huawei FreeBuds Pro 4
I migliori auricolari per iPhone: AirPods e non solo
Apple AirPods (4a gen)
Apple AirPods Pro 2
Beats Fit Pro
Come scegliere i migliori auricolari Bluetooth
Quando si vuole acquistare un prodotto, quasi sempre non c’è un modello univoco che soddisfa le esigenze di tutti gli utenti. Quindi, più che chiedersi quali sono i migliori auricolari Bluetooth in assoluto, bisognerebbe chiedersi quali sono i migliori auricolari Bluetooth per me. Persone diverse possono avere esigenze diverse: c’è chi non li userebbe mai più di qualche ora e chi invece li vorrebbe addosso tutto il giorno, chi non li userebbe mai per fare telefonate, e chi invece cerca proprio cuffiette con ottimi microfoni. Insomma, le esigenze possono variare molto a seconda dell’uso, e un modello che potrebbe essere perfetto per un utente, potrebbe essere non adatto a qualcun altro. Per questo motivo, abbiamo suddiviso la selezione in cima in varie categorie, provando a suggerire per ognuna alcuni modelli validi. Di seguito, invece, proviamo ad approfondire quali sono i parametri che teniamo in considerazione per consigliare le cuffiette che abbiamo provato. Insomma, proviamo a spiegare come scegliere i migliori auricolari Bluetooth. Ci sono infatti caratteristiche comuni a tutti i modelli che vale la pena confrontare per capire quali auricolari acquistare. Ecco quindi tutti i parametri che abbiamo preso in considerazione, con una breve spiegazione per ognuno dei punti.
Design e comfort
Quando parliamo di design non intendiamo tanto l’aspetto estetico (che può comunque essere importante per qualcuno), quanto la forma degli auricolari, che influisce direttamente sulla comodità d’uso, la stabilità all’orecchio e il comfort sul lungo periodo. Esistono principalmente due tipologie di auricolari: in-ear e semi in-ear. Gli auricolari in-ear sono dotati di gommini in silicone che si inseriscono direttamente nel condotto uditivo, garantendo un maggiore isolamento acustico e una maggiore stabilità, rendendoli ideali anche per ambienti rumorosi. Tuttavia, alcune persone li trovano meno confortevoli per un uso prolungato, specialmente se non si adattano perfettamente alla forma dell’orecchio. I modelli semi in-ear, invece, si appoggiano all’interno dell’orecchio senza penetrare profondamente, risultando più confortevoli per molti utenti, ma al prezzo di un isolamento quasi nullo e una minore stabilità durante i movimenti intensi.
Gli auricolari di Nothing, che spiccano per il loro design trasparente, sono anche tra i modelli più comodi sulla piazza
Un altro aspetto da considerare è la forma del case di ricarica. Alcuni modelli sono più compatti e tascabili, ideali per il trasporto quotidiano, mentre altri offrono batterie più capienti, a scapito di dimensioni più ingombranti. La leggerezza degli auricolari stessi gioca un ruolo cruciale: dispositivi troppo pesanti possono affaticare l’orecchio nel tempo. Infine, la presenza di ganci auricolari o alette di supporto può migliorare l’aderenza, particolarmente utile per chi li usa durante l’attività fisica. E, a parlando di auricolari per lo sport, è bene tenere a mente anche l’impermeabilità (e relativa certificazione IP).
Qualità sonora
Ovviamente, il parametro più importante per valutare i migliori auricolari wireless è sempre lo stesso: come suonano? La qualità del suono è forse il criterio più importante per valutare gli auricolari Bluetooth. Un buon paio di cuffiette deve avere un audio bilanciato, ossia capace di riprodurre bene tutto lo spettro delle frequenze, bassi, medi e alti. Alcuni modelli enfatizzano i bassi per un suono più caldo e coinvolgente, caratteristica amata soprattutto dagli appassionati di alcuni generi musicali (rap, l’hip-hop, EDM), mentre altri modelli prediligono una resa più neutra, spesso permettendo all’utente di personalizzare la risposta sonora tramite equalizzatore. Oltre alla fedeltà nella riproduzione delle varie frequenza, è utile prestare attenzione anche ad altri aspetti, come la separazione degli strumenti, ossia quanto e come gli auricolari riescono a riprodurre i suoni dei vari strumenti senza “sporcarli” quando suonano insieme in una canzone, e il soundstage, il palcoscenico sonoro, ossia l’ampiezza dell’ipotetico palco da cui arriva la musica e il corretto posizionamento nello spazio dei vari strumenti.
Quando si tratta di suono, gli auricolari Sony come questi WF-1000XM5, sono tra i migliori in assoluto
Un fattore determinante nella qualità del suono sono i driver, ovvero l’altoparlante interno degli auricolari, di cui è importante valutare il numero (possono essere più di uno), i materiali e la tecnologia utilizzati e, ovviamente, la grandezza. In generale, driver più grandi (ad esempio 10mm o più) offrono una gamma sonora più ampia e un suono più ricco, ma sempre più spesso i produttori adottano driver più piccoli, ma ottimizzati per specifiche frequenze. Sono ormai molto comuni sistemi a doppio o addirittura triplo driver, con un altoparlante dedicato alla riproduzione delle frequenze basse e un altro (o altri due) dedicati ai medi e agli alti. Oltre ai driver, anche l’equalizzazione del suono può fare la differenza: oggi molti auricolari permettono agli utenti di personalizzare l’equalizzazione tramite un’app dedicata, ma l’equalizzazione di default, quella offerta dal produttore, può fare la differenza. Per questo motivo, per ottimizzare il suono dei propri auricolari, le aziende si affidano a ingegneri del suono e/o produttori famosi, che eseguono il tuning delle cuffiette.
Cancellazione del rumore (ANC)
La cancellazione attiva del rumore (ANC, Active Noise Cancelling) è una funzione sempre più diffusa negli auricolari Bluetooth di fascia medio-alta, ma non solo. Grazie a microfoni dedicati, l’ANC rileva i suoni ambientali e genera onde sonore opposte per neutralizzarli, riducendo il rumore di fondo e migliorando l’isolamento acustico. Questa tecnologia è particolarmente utile in ambienti rumorosi come aerei, treni e uffici affollati, permettendo di concentrarsi sulla musica o sulle chiamate senza distrazioni. A volte gli auricolari wireless (specialmente quelli di fascia più alto) hanno diversi livelli di intensità di ANC tra cui scegliere, e alcune cuffiette offrono anche una modalità adattiva, in grado di regolare l’intensità della cancellazione del rumore in base all’ambiente circostante. Un aspetto importante da considerare è che l’ANC può consumare più batteria rispetto alla modalità standard e influenzare il suono delle cuffiette stesse. L’opporto dell’ANC è la cosiddetta modalità trasparenza, presente ormai su quasi tutti i modelli: si tratta di una modalità che consente di percepire i suoni esterni senza dover rimuovere gli auricolari, utile per la sicurezza quando si cammina in strada o si interagisce con altre persone. I microfoni delle cuffiette catturano i suoni dal mondo esterno e li aggiungono alla musica in riproduzione, per consentire all’utente di sentire chiaramente cosa succede intorno a lui.
Microfoni
I microfoni sono fondamentali per la qualità delle chiamate e delle registrazioni vocali. Gli auricolari migliori in tal senso utilizzano diverse tecnologie per migliorare la qualità delle chiamate e isolare la voce dai rumori di fondo. A tal proposito, si parla spesso di microfoni beamforming, che consiste nell’usare più microfoni, posizionati in posizioni diverse, per catturare il suono da una specifica direzione (ossia verso la bocca). Catturando l’audio da più fonti sonore e isolando il suono che viene da una specifica direzione permette agli algoritmi delle cuffiette di isolare la voce dell’utente rispetto i suoni dell’ambiente. Un altra tecnica utilizzata è l’uso di Vocice Pickup Unit (VPU): si tratta di sensori (solitamente accelerometri) che percepiscono il movimento della mandibola, in modo da poter distinguere quanto è l’utente che sta parlando e quando invece il suono arriva da fonti esterne.
I FreeBuds Pro 4 di Huawei sono forse gli auricolari migliori in assoluto per qualità dei microfoni
L’uso di queste tecnologie, abbinate ad appositi algoritmi (a volte supportati anche da Intelligenza artificiale) porta a sistemi di riduzione del rumore durante le chiamate: in questo modo, gli auricolari sono in grado di registrare le frequenze della voce ed eliminare filtrare i rumori di fondo. Spesso il compromesso è una voce più metallica e artefatta, ma chiaramente udibile e senza rumori fastidiosi: queste tecnologie sono fondamentali per chi usa frequentemente gli auricolari per telefonare, magari anche in contesti rumorosi.
Hardware e tecnologie
Gli auricolari Bluetooth più avanzati integrano anche altri componenti hardware pensati per migliorare l’esperienza d’uso. Tra questi troviamo i sensori di prossimità, che mettono automaticamente in pausa la musica quando si rimuove un auricolare e fanno ripartire la riproduzione quando lo si reinserisce. Inoltre, per quel che riguarda i controlli, alcuni modelli includono sensori touch, che permettono di gestire la riproduzione musicale o rispondere alle chiamate con un tocco, mentre altri si affidano a sensori di pressione, che percepiscono quando l’utente “strizza” l’astina dell’auricolare tra le dita.
Connettività e codec
La connettività è un fattore cruciale per la stabilità del segnale audio. La maggior parte degli auricolari moderni utilizza il Bluetooth 5.0 o superiore, che offre una connessione più stabile, un raggio d’azione maggiore e una latenza ridotta rispetto alle versioni precedenti. Anche i codec audio possono influire sulla qualità della musica, poiché determinano la velocità e la quantità di dati che possono essere ricevuti tramite Bluetooth. Tra i codec più diffusi troviamo SBC e AAC, i più comuni in assoluto, ma anche LDAC (codec di Sony per riproduzioni ad alta fedeltà), aptX (codec di Qualcomm che spicca per bitrate variabile) e altri ancora.
Cosa cambia tra i (tantissimi) codec audio disponibili? Ve lo spieghiamo nella nostra pagina Codec audio Bluetooth a confronto
La distinzione tra i vari codec ha motlo senso su Android, perché smarphone diversi possono supportare codec diversi (e godere quindi di maggior fedeltà sonora), ma al momento non riguardano iPhone, che supporta solo codec AAC (comunque di buona qualità e supportato su tutti gli auricolari).
Autonomia
L’autonomia degli auricolari Bluetooth è determinata dalla durata della batteria sia degli auricolari stessi sia del case di ricarica. In media, gli auricolari offrono tra 4 e 8 ore di ascolto con una singola carica, mentre il case di ricarica può fornire ulteriori 20-30 ore di autonomia complessiva. Il valore può variare molto anche in base all’uso di ANC o altre tecnologie sonore. Alcuni modelli includono la ricarica rapida, che consente di ottenere diverse ore di utilizzo con pochi minuti di ricarica. Inoltre, sui modelli top di gamma è comune anche la ricarica wireless, che permette di ricaricare il case semplicemente appoggiandolo su una base wireless compatibile.
Migliori auricolari Bluetooth economici
La lista degli auricolari Bluetooth economici potrebbe essere lunghissima, come si capisce facendo un rapido giro sulle categorie apposite presenti sui siti di Amazon, Unieuro, MediaWorld o Euronics. Chi cerca un prodotto dal prezzo basso che però assicuri una buona qualità sia a livello costruttivo che sonoro, ha comunque delle opzioni interessante tra cui scegliere.
Baseus Bowie MA10
Queste cuffiette di Baseus sono le più economiche della nostra lista, ma non lasciatevi ingannare dal prezzo particolarmente basso, perché la qualità è davvero notevole, in rapporto al costo. Le Baseus Bowie MA10, infatti, hanno una qualità sonora notevole, per quel che costano: non sono il modello che consiglieremmo a un audiofilo che cerca la massima fedeltà possibile, ma il suono di queste cuffiette ha ben poco da invidiare a molti modelli che costano il doppio o anche di più. Come abbiamo evidenziato nella nostra recensione, il suono di default è un po’ troppo incentrato sui bassi, ma fortunatamente si può regolare dall’app Baseus, che offre anche tante altre funzioni interessanti, tra cui perifno una gaming mode che riduce la latenza. C’è anche la cancellazione del rumore (ANC), che è più che dignitosa in rapporto al prezzo ed è anche regolabile in intensità. Infine, è molto apprezzata anche la presenza di multipoint, che permette di accoppiare gli auricolari a più dispositivi e passare facilmente da uno all’altro. Tra le note meno entusiasmanti segnaliamo invece i microfoni, che sono accettabili ma certamente non da top di gamma e le dimensioni del case, che è davvero esageratamente grosso, ma garantisce tantissime ricariche (fino a 140 ore di autonomia totale!).
A chi le consigliamo?
- Chi vuole spendere il meno possibile, ma vuole un modello con buona qualità sonora e cancellazione del rumore
- Chi si dimentica di