Google vs Sonos: nuova battaglia legale dopo la vittoria di Sonos, attorno all’assistente vocale

Mentre Sonos ha già vinto una vittoria legale contro Google l’anno scorso, il secondo risponde con un nuovo reclamo per violazione dei suoi brevetti su Google Assistant.

Decisamente, l’ascia di guerra sembra tutt’altro che seppellita tra Google e Sonos. Dopo una prima causa intentata – e vinta – da Sonos nell’agosto 2021, e una decisione in appello che ha confermato la sentenza di primo grado, questa volta è stata Google a decidere di citare in giudizio Sonos.

Secondo quanto riportato dal sito americano The Verge, questa nuova battaglia legale riguarda questa volta il nuovo assistente vocale di Sonos, presentato alla fine dello scorso anno e che permette agli utenti di controllare direttamente a voce i propri speaker Sonos compatibili per cambiare traccia. , controlla la riproduzione o cambia il volume. Secondo Google, è probabile che l’integrazione di questo nuovo Sonos Voice Control violi sette dei suoi brevetti. Due denunce sono state quindi avanzate dallo studio di Mountain View nei confronti dell’azienda di Santa Barbara: una sull’utilizzo di una parola chiave e la seconda sulla determinazione dell’interlocutore che risponde al comando vocale nell’ambito dell’utilizzo multi-room.

Parlando con The Verge, un portavoce di Google spiega che lo scopo di queste denunce è “difendere [leur] tecnologia e sfida attacchi chiari e ripetuti [leurs] brevetti”. L’azienda specializzata in audio multi-room, tuttavia, la vede come una “tattica intimidatoria” per “vendicarsi di Sonos per aver denunciato le pratiche monopolistiche di Google”.

Gli stessi giocatori giocano di nuovo

Ricordiamo che il primo caso tra Ghoogle e Sonos ha riguardato poi la gestione del multiroom e ha avuto conseguenze dirette per i consumatori. Sonos ha quindi presentato una denuncia contro Google per la gestione del controllo del volume su un gruppo di altoparlanti nel suo insieme. Una funzione protetta da un brevetto di Sonos e che Google stava quindi utilizzando illegalmente, secondo la decisione del tribunale. Alla fine, Google è stata costretta a rimuovere questa funzionalità dalla propria gestione di un gruppo di altoparlanti intelligenti. Ora, dall’inizio dell’anno, il volume di ogni altoparlante deve essere regolato individualmente, senza possibilità di modificare il volume generale.

Come indica The Verge, questa nuova denuncia presentata questa volta da Google potrebbe mirare a “fare pressione su Sonos mentre le due società discutono sulle funzionalità”. Google potrebbe approfittare di questo nuovo reclamo per cercare di negoziare un accordo con Sonos in merito alla gestione del volume su un gruppo di altoparlanti multiroom.

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