La politica di verifica obbligatoria per gli sviluppatori Android annunciata da Google, che di fatto avrebbe limitato il sideloading di applicazioni al di fuori del Play Store, viene modificata in seguito alle forti critiche della comunità degli sviluppatori.
L’azienda di Mountain View ha risposto alle preoccupazioni presentando un nuovo “flusso avanzato” che consentirà agli utenti esperti di installare app da fonti non verificate, preservando al contempo le misure di sicurezza pensate per proteggere l’utente medio.
Questa evoluzione della strategia cerca un delicato equilibrio tra la lotta alle frodi informatiche, in forte crescita in regioni come il sud-est asiatico, e la libertà degli utenti avanzati e degli sviluppatori indipendenti.
La Risposta di Google alle Critiche sulla Verifica Sviluppatori
La controversa politica di verifica degli sviluppatori, che procederà comunque come annunciato, era stata accolta con scetticismo per le sue potenziali ripercussioni sull’ecosistema aperto di Android.
Il sistema iniziale rischiava di bloccare completamente il sideloading per tutti gli sviluppatori minori che non avessero superato il processo di verifica.
Google, dopo aver analizzato i feedback ricevuti, ha deciso di implementare un aggiustamento significativo alla sua strategia.
In un post sul Blog degli Sviluppatori Android, l’azienda ha chiarito che la mossa è necessaria per contrastare i truffatori che, spacciandosi per entità di sicurezza, inducono le vittime a installare malware.
Tuttavia, riconoscendo l’esistenza di uno zoccolo duro di utenti esperti, Google sta sviluppando un percorso dedicato proprio a loro.
Come Funzionerà il Nuovo Flusso Avanzato per il Sideloading
Il “flusso avanzato” non sarà un semplice pulsante da premere, ma un processo studiato per resistere a tentativi di manipolazione.
Google ha dichiarato esplicitamente che il flusso è progettato per resistere alla coercizione, impedendo che un utente possa essere indotto a eludere i controlli di sicurezza mentre si trova sotto pressione da parte di un malintenzionato.
Il percorso includerà avvisi chiari per garantire che l’utente comprenda appieno i rischi connessi all’installazione di app da fonti non verificate.
L’obiettivo dichiarato è, in ultima analisi, mettere la scelta consapevole nelle mani dell’utente, senza però facilitare le truffe.
Questo si andrà ad aggiungere all’attuale processo di installazione di APK, che su alcuni dispositivi, specialmente di produzione cinese, presenta già molteplici avvisi e persino timer di attesa.
Account Dedicati per Studenti e Hobbisti
Parallelamente al flusso avanzato, Google introdurrà un tipo di account dedicato specificamente per studenti e hobbisti.
Questo account speciale permetterà a questa categoria di sviluppatori di distribuire le proprie app per il sideloading su un numero limitato di dispositivi, senza la necessità di sottoporsi al processo di verifica completo riservato agli sviluppatori professionali.
Questa misura è vista come un modo per non soffocare l’innovazione e l’apprendimento nell’ecosistema Android, consentendo a chi sviluppa per passione o per studio di continuare a farlo al di fuori dei canali ufficiali.
La Timeline e l’Accesso Anticipato alla Verifica
Nonostante le modifiche, Google procede con il suo piano di rendere obbligatoria la verifica degli sviluppatori a partire dal prossimo anno.
Tuttavia, ha già reso disponibile l’accesso anticipato alla verifica all’interno della Developer Console Android per quegli sviluppatori che scelgono di distribuire le loro app esclusivamente al di fuori del Play Store.
Questo permette loro di adeguarsi per tempo alla nuova normativa.
Per quanto riguarda gli sviluppatori che pubblicano sul Play Store, Google ha comunicato che inizierà a inviare gli inviti per la verifica a partire dal 25 novembre 2025.
La procedura finale per il flusso avanzato non è ancora stata definitivamente stabilita, poiché la raccolta di feedback dalla community è ancora in corso.
La speranza è che il nuovo sistema riesca a essere sufficientemente restrittivo da proteggere gli utenti meno esperti, senza trasformarsi in un ostacolo insormontabile per coloro che, per scelta o per necessità, operano al di fuori del negozio digitale ufficiale.
