L’evoluzione dell’intelligenza artificiale di Google prosegue a ritmo serrato. L’ultima disassemblaggio dell’applicazione principale di Big G ha svelato una serie di funzioni in fase di sviluppo per Gemini, il nuovo assistente vocale e testuale destinato a sostituire definitivamente il veterano Google Assistant. Le novità spaziano dal design all’interazione, con l’obiettivo di rendere l’esperienza d’uso più fluida e intuitiva, mentre si prepara il terreno per il pensionamento del predecessore.
Le anticipazioni, emerse dall’analisi della versione 16.44.59 dell’app Google condotta dall’esperto AssembleDebug, includono una nuova animazione di elaborazione che si attiva mentre il sistema processa le richieste dell’utente. Questo elemento visivo, attualmente nascosto nel codice, è pensato per fornire un feedback più dinamico durante l’attesa della risposta da parte dell’IA.
Un’altra significativa ottimizzazione riguarda la gestione delle richieste testuali particolarmente lunghe. Nella configurazione attuale, i prompt estesi occupano una porzione considerevole dell’interfaccia di chat, costringendo l’utente a scorrere per vedere il contenuto precedente. Per ovviare a questo inconveniente, gli ingegneri di Google stanno testando l’implementazione di pulsanti interattivi che permettono di comprimere o espandere il testo completo della domanda. Questa soluzione, già presente nella versione web di Gemini, mira a economizzare lo spazio sullo schermo, mantenendo l’interfaccia pulita e facilmente navigabile.
Per le conversazioni più prolungate con l’assistente, Google sta introducendo un comodo pulsante per scorrere istantaneamente in fondo al thread. Questa funzionalità si rivela particolarmente utile quando si accumula una lunga cronologia di scambi, permettendo di portare sempre in primo piano l’ultimo messaggio senza dover effettuare uno scrolling manuale. Gli screenshot diffusi mostrano chiaramente il posizionamento e l’aspetto di questo nuovo controllo.
Tuttavia, la modifica più significativa e di lungo periodo riguarda la strategia di Google di unificare le esperienze degli assistenti. L’opzione “Passa all’Assistente Google”, attualmente disponibile nelle impostazioni di Gemini per chi volesse tornare al vecchio sistema, avrà una durata limitata. Il codice analizzato indica che l’azienda sta lavorando attivamente per rimuovere completamente questa schermata di scelta, sia dall’interno di Gemini che dalle impostazioni dello stesso Google Assistant. L’obiettivo è chiaro: rendere Gemini l’unico e incontrastato assistente digitale sui dispositivi degli utenti.
Le prove di questa transizione sono già visibili in alcune schermate comparative, dove la voce “Digital assistants from Google” (Assistenti digitali di Google) è scomparsa. Sebbene questo cambiamento non sia ancora stato distribuito a tutti gli utenti, la sua implementazione su larga scala potrebbe avvenire nel giro delle prossime settimane, segnando un punto di non ritorno.
Anticipazioni da Codice: Cosa Aspettarsi
È fondamentale sottolineare che le funzioni scoperte tramite il teardown dell’APK non sempre si traducono in un rilascio ufficiale immediato. Spesso rappresentano prototipi o idee in fase di test che potrebbero essere modificate, posticipate o addirittura abbandonate prima di vedere la luce pubblicamente. I tempi di distribuzione di queste novità, una volta confermate, possono variare notevolmente: da pochi giorni a diversi mesi.
Gli utenti più curiosi possono tenersi aggiornati controllando regolarmente gli aggiornamenti dell’app Google sul Play Store, installando sempre l’ultima versione disponibile. La transizione da Google Assistant a Gemini rappresenta una delle evoluzioni più importanti nel panorama dei servizi digitali di Big G, segnando l’inizio di una nuova era dominata da modelli di linguaggio avanzati e capacità generative.
