Dopo mesi di proteste e richieste da parte degli utenti, Google ha deciso di fare marcia indietro su due modifiche impopolari apportate all’editor integrato di Google Foto.
L’azienda di Mountain View ha infatti reintrodotto lo strumento di correzione manuale della prospettiva e ha ripristinato gli angoli a 90 gradi nella schermata di ritaglio, abbandonando il design arrotondato introdotto nell’estate 2024.
Queste modifiche, implementate con l’aggiornamento alla versione 7.55.0.835314738 dell’app, rappresentano una significativa risposta al feedback della community, che aveva espresso forte disappunto per la rimozione di funzioni ritenute essenziali.
Il ritorno di una funzione chiave: la correzione prospettica
La novità più attesa è senza dubbio il ritorno dello strumento di correzione della prospettiva.
Questa funzione, descritta nella pagina di supporto ufficiale di Google, è fondamentale per “correggere manualmente la prospettiva di una foto, il che è particolarmente utile per raddrizzare oggetti piatti come documenti o dipinti su una parete”.
La sua rimozione aveva generato un’ondata di frustrazione tra gli utenti più esigenti, in particolare tra coloro che utilizzano Google Foto per archiviare e sistemare fotografie di opere d’arte o documenti importanti.
La protesta era esplosa su piattaforme come Reddit, dove un utente, citato anche dal sito specializzato 9to5Google, si era sfogato quattro mesi fa: “Ci piace usare la correzione della prospettiva quando scattiamo foto di dipinti. Spesso dobbiamo usare angoli fuori asse per evitare riflessi”.
Lo stesso utente si interrogava, con tono perplesso, sulle logiche aziendali: “Google l’ha rimossa del tutto? O l’ha spostata? Perché Google apporta modifiche così drastiche e insensate?”, ricevendo risposte confuse dalla community.
Fine dell’esperimento: addio agli angoli arrotondati nel ritaglio
La seconda importante retromarcia riguarda l’interfaccia grafica.
Google ha ripristinato i classici angoli retti (a 90 gradi) nella cornice di ritaglio, eliminando il design con gli angoli arrotondati che era stato sperimentato negli scorsi mesi.
Questa scelta non è puramente estetica ma ha una ricaduta pratica sull’esperienza utente.
Gli angoli di 90 gradi facilitano infatti una visualizzazione più precisa e completa dell’immagine durante l’operazione di ritaglio, permettendo di valutare con maggiore accuratezza i bordi e la composizione finale dello scatto.
Il design arrotondato, sebbene potenzialmente più moderno, limitava questa chiarezza visiva, rendendo l’operazione meno intuitiva e precisa.
Come verificare l’aggiornamento e utilizzare le funzioni
Le nuove funzionalità sono parte dell’aggiornamento di Google Foto alla versione 7.55.0.835314738.
Tuttavia, poiché il rollout di tali modifiche avviene spesso in modo graduale tramite server, è possibile che alcuni dispositivi con la stessa versione dell’app non le vedano ancora attive.
Per verificare la versione in uso:
- Apri le Impostazioni del tuo dispositivo Android.
- Vai su “App” e poi su “Mostra tutte le app”.
- Cerca e seleziona “Foto” dall’elenco.
- Scorri fino in fondo alla pagina informativa dell’app per trovare il numero di versione.
Per utilizzare la correzione prospettica, il percorso è il seguente:
- Apri la foto che desideri modificare nell’app Google Foto.
- Tocca l’opzione “Modifica”.
- Seleziona “Azioni” e poi “Ritaglia”.
- Tocca l’icona in alto a destra (che ora dovrebbe essere presente).
- Regola manualmente le linee di prospettiva trascinandole con il dito.
- Conferma il ritaglio e il raddrizzamento premendo il segno di spunta nell’ovale in basso a destra.
Una lezione sull’ascolto degli utenti
Questo episodio rappresenta un caso di studio interessante sul rapporto tra i colossi tecnologici e le loro vastissime community di utenti.
La reazione negativa, organizzata e chiara, ha costretto Google a riconsiderare delle scelte di design e di funzionalità che erano state percepite come un peggioramento dell’esperienza d’uso.
L’azienda si è dichiarata “entusiasta” di poter annunciare il ripristino della correzione prospettica, ammettendo implicitamente di aver sottovalutato l’importanza di questo strumento per una fidelizzata nicchia di utenti.
Mentre il mondo della fotografia mobile diventa sempre più sofisticato, con editor sempre più potenti integrati direttamente negli smartphone, il caso di Google Foto dimostra che l’equilibrio tra innovazione e funzionalità consolidate è delicato.
Rimuovere strumenti a cui gli utenti sono affezionati, senza offrire un’alternativa altrettanto valida, rischia di generare malcontento e di minare la percezione di affidabilità di un servizio.
Il rapido ripristino delle funzioni, seppur tardivo, mostra una capacità di reazione e un rispetto per il feedback che gli utenti apprezzano, consolidando, nonostante tutto, il legame con la piattaforma.
