Il panorama della creatività digitale è sul punto di arricchirsi di un nuovo strumento. Google Foto si prepara a lanciare una funzione di intelligenza artificiale chiamata “Me Meme”, progettata per convertire i selfie e le foto personali degli utenti in meme popolari e riconoscibili. La novità, attualmente in fase di sviluppo, andrà ad ampliare l’offerta della sezione “Crea” dell’applicazione, consolidandosi come uno degli esperimenti più divertenti e socialmente condivisibili del colosso di Mountain View.
L’esistenza di questa funzionalità è stata scoperta analizzando il codice della versione 7.51.0 di Google Foto. Come riportato da Android Authority, all’interno del software sono emersi chiari riferimenti a “Me Meme”, svelando le intenzioni della compagnia. La funzione permetterà di trasformare ritratti di sé stessi, di amici o di familiari in format di meme già ampiamente conosciuti e virali sul web. È importante sottolineare che il nome “Me Meme” è con ogni probabilità un titolo provvisorio o un refuso; si ipotizza che la denominazione finale possa essere “Meme Me” o qualcosa di simile, più coerente con l’azione che l’utente compie.
Sebbene non sia ancora attiva per il pubblico, la funzione è stata sbloccata in anteprima, offrendo una chiara visione del suo funzionamento. Un’immagine introduttiva, ottenuta dalla stessa fonte, conferma lo scopo dello strumento. Si presume che l’applicazione offrirà diversi modelli di meme tra cui scegliere, anche se il numero esatto di template disponibili al debutto non è stato ancora rivelato. Tra i formati individuati c’è il celebre “Questo va bene”, ma l’obiettivo di Google Foto è rendere una vasta gamma di trend virali facilmente adattabili alle fotografie personali degli utenti.
Come Funzionerà Me Meme e Dove Trovarlo
Una volta rilasciata ufficialmente, la nuova opzione “Me Meme” troverà la sua collocazione naturale all’interno della scheda “Crea” di Google Foto. Questa sezione dell’app è già un concentrato di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, come la recente conversione da immagine a video e il modello generativo “Nano Banana”. “Me Meme” sarà posizionata come ultima voce del menu, immediatamente sotto la funzione “Animazione”, garantendo un accesso rapido e intuitivo.
Per utilizzare questa innovazione, tuttavia, sarà necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali. Il passaggio più importante consiste nell’avere effettuato il backup della foto che si intende trasformare. Questo step è indispensabile perché l’intelligenza artificiale generativa di Google opera sui dati salvati nel cloud. Il sistema guiderà l’utente, invitandolo a selezionare un selfie o un ritratto con una buona definizione e un’illuminazione nitida, al fine di garantire il risultato migliore possibile nella generazione del meme finale.
Lo Stato di Sviluppo e le Possibilità di Rilascio
Dall’analisi tecnica del codice dell’applicazione, emerge che una parte significativa del lavoro di sviluppo su “Me Meme” è già stata completata. Questo stato di avanzamento fa ben sperare in un debutto relativamente rapido per l’intera utenza di Google Foto. Tuttavia, è lecito aspettarsi che, seguendo le orme di altre funzionalità recenti, il lancio avvenga in modo graduale.
Funzioni come Remix e Foto in video sono state inizialmente rese disponibili solo per gli utenti residenti negli Stati Uniti. È quindi plausibile che anche “Me Meme” possa seguire questa strategia, con un rilascio limitato al mercato nordamericano nelle sue prime fasi. Successivamente, come è prassi per Google, la capacità di creare meme personalizzati verrà estesa progressivamente ad altre aree geografiche e Paesi, inclusa l’Italia.
Questa mossa si inserisce nella strategia più ampia di Google di rendere l’intelligenza artificiale uno strumento quotidiano e accessibile a tutti. Integrando capacità creative e divertenti in un’applicazione così diffusa come Google Foto, il gigante tecnologico non solo trattiene gli utenti all’interno del suo ecosistema, ma normalizza l’uso dell’AI, trasformandola da concetto astratto in una funzionalità pratica e coinvolgente. La capacità di generare contenuti umoristici e personali in pochi tap rappresenta un valore aggiunto significativo in un’epoca dominata dalla comunicazione visiva e dalla condivisione sui social media.
