Dopo il lancio su smartphone negli Stati Uniti a marzo e l’espansione in India a luglio, Google compie un nuovo passo avanti con la sua modalità di ricerca basata sull’intelligenza artificiale. Come riportato dal portale 9to5Google, la funzionalità sta arrivando anche sui tablet Android nel mercato statunitense, partendo dal Pixel Tablet.
L’aggiornamento, incluso nella versione beta 16.30 dell’app Google, è in fase di distribuzione graduale e punta a rivoluzionare l’esperienza di ricerca su schermi più ampi. La modalità AI, attualmente opzionale, potrebbe presto diventare il nuovo volto del motore di ricerca di Mountain View.
Come funziona la modalità AI Search
La nuova funzionalità sfrutta modelli avanzati di intelligenza artificiale per fornire risposte sintetiche e contestuali direttamente nella pagina dei risultati. A differenza della ricerca tradizionale, che elenca link e frammenti di testo, l’AI mode analizza le query e genera riepiloghi dinamici, combinando informazioni da fonti multiple.
Tra i vantaggi segnalati dagli utenti che hanno testato la versione smartphone:
- Risposte immediate a domande complesse
- Integrazione di dati aggiornati in tempo reale
- Visualizzazione ottimizzata per argomenti tecnici o didattici
L’adattamento per tablet e le prospettive future
L’arrivo della modalità AI sui tablet Android rappresenta una sfida tecnica per Google, che deve ottimizzare l’interfaccia per schermi più grandi. Le prime immagini mostrano un layout a pannelli, con la risposta generata dall’IA in posizione centrale e i risultati tradizionali relegati in sezioni secondarie.
Secondo analisti del settore, questa espansione conferma l’intenzione di Google di rendere l’AI Search un servizio universale, sebbene permangano dubbi sull’impatto per editori e siti web, che potrebbero vedere ridotto il traffico organico. Il gruppo di Mountain View ha assicurato che continuerà a includere link alle fonti originali, ma non ha fornito dettagli sul modello di business a lungo termine.
La distribuzione completa su tablet Android negli USA dovrebbe concludersi entro fine anno, mentre per l’Europa e l’Italia non sono ancora stati annunciati piani ufficiali. Restano da monitorare anche le reazioni degli utenti, dopo le critiche ricevute in fase sperimentale per occasionali imprecisioni nelle risposte generate automaticamente.