Fin troppe volte su queste pagine digitali abbiamo commentato notizie riguardanti applicazioni del Play Store, anche molto popolari, che alla lunga si sono dimostrate farcite di malware, spyware e adware. Sebbene Google abbia rimosso i software dalla piattaforma volta per volta, non pochi utenti hanno comunque effettuato il download e messo a rischio i propri dati.
La prevenzione in questo ambito è a dir poco fondamentale. Non è sufficiente rimuovere le applicazioni dal Play Store quando si rivelano dannose, in quanto tali programmi non dovrebbero neanche arrivare ad essere disponibili per tutti gli utenti Android.
Google, consapevole di quanto questo obiettivo sia importante per la sicurezza di chi usa Android, ha fondato una alleanza assieme ad altre tre società di sicurezza informatica per identificare in modo più preciso e tempestivo le applicazioni dannose, ancor prima che vengano uploadate sullo Store.
Personalmente trovo questo modo di agire l’unica via davvero efficace per combattere questi episodi, che purtroppo, continuano a verificarsi fin troppo spesso. Gli sviluppatori con secondi fini sono molti e bloccarli prima che riescano a diffondere i propri virus o a guadagnare con truffe è e fondamentale.
Il mercato Android conta oltre 2,5 miliardi di dispositivi, un pubblico estremamente variegato (soprattutto dal punto di vista dell’esperienza in ambito smartphone) e un numero di applicazioni sul Play Store mostruoso: prevenire il contagio è dunque l’unico modo efficace di combattere l’epidemia.