Il panorama della ricerca online è destinato a cambiare radicalmente con l’ingresso ufficiale della pubblicità nelle esperienze di intelligenza artificiale di Google.
Robbie Stein, vicepresidente del prodotto di Google, ha confermato in un intervento podcast l’avvio di esperimenti per l’integrazione di annunci all’interno della AI Mode e in altre funzionalità generative collegate al motore di ricerca.
Questa mossa, attesa da mesi, segna l’inizio della prossima grande evoluzione nella monetizzazione dei prodotti di consumo dell’azienda, basata su nuovi formati pubblicitari progettati per interfacce conversazionali.
La chiara distinzione tra AI Mode e Gemini
Un aspetto cruciale chiarito dalle dichiarazioni di Stein riguarda il perimetro iniziale di questa monetizzazione.
Il dirigente ha parlato esplicitamente di AI Mode e “altre esperienze di intelligenza artificiale di Google”, ma non ha mai menzionato Gemini, il servizio di chatbot autonomo dell’azienda.
Questa distinzione è fondamentale per comprendere la strategia: gli annunci verranno integrati primariamente nelle funzionalità generative che sono parte integrante del flusso di ricerca tradizionale, lasciando per il momento fuori il prodotto chatbot standalone.
La scelta di utilizzare una terminologia volutamente ampia come “esperienze di intelligenza artificiale di Google” lascia però intendere che il confine potrebbe espandersi in futuro, includendo potenzialmente qualsiasi prodotto connesso all’ecosistema principale.
Non più link sponsorizzati: la ricerca di formati innovativi
Google non si limita a trasferire il modello pubblicitario esistente nel nuovo contesto dell’intelligenza artificiale.
Robbie Stein ha sottolineato che l’azienda sta esplorando attivamente formati pubblicitari innovativi che si integrino in modo più naturale e meno intrusivo nelle interfacce conversazionali.
L’obiettivo dichiarato è creare una pubblicità che, nel nuovo contesto abilitato dall’intelligenza artificiale, possa risultare “ancora più utile” per l’utente finale.
Questo rappresenta un cambio di paradigma significativo rispetto ai link sponsorizzati che hanno caratterizzato la ricerca web per oltre due decenni, spostando il focus verso un’esperienza più fluida e contestuale.
La monetizzazione dell’intelligenza artificiale rappresenta una sfida cruciale per Google, la cui struttura economica rimane saldamente ancorata ai ricavi pubblicitari.
L’integrazione di annunci in prodotti come la AI Mode non è quindi una semplice opzione, ma una necessità strategica per sostenere lo sviluppo e l’offerta gratuita di queste tecnologie avanzate al grande pubblico.
Gli esperimenti sono già avviati e, sebbene i formati e le posizioni esatte non siano ancora definitivi, la direzione è ormai tracciata.
Il futuro della ricerca sarà sempre più guidato dall’intelligenza artificiale e, parallelamente, la pubblicità che lo sostiene evolverà per adattarsi a questo nuovo ecosistema digitale.
