Google ha lanciato una nuova offensiva commerciale contro Apple, mettendo direttamente a confronto il suo ultimo smartphone economico, Pixel 9a, con l’iPhone 16e, uno dei modelli più accessibili della gamma Apple. Il confronto è avvenuto attraverso una pagina dedicata sul Google Store USA, dove sono stati messi in evidenza i vantaggi del Pixel non solo a livello di caratteristiche tecniche, ma soprattutto in termini di funzionalità smart e integrazione con l’ecosistema Google.
Display, batteria e fotocamera: Google evidenzia i punti forti
Secondo quanto riportato da Google, il Pixel 9a offre un display più ampio e luminoso rispetto a quello montato su iPhone 16e, dettaglio che mira a convincere gli utenti attenti all’esperienza visiva, soprattutto nel consumo di contenuti multimediali. Anche la batteria risulta più capiente sul dispositivo Google, un fattore determinante per chi cerca uno smartphone in grado di garantire autonomia prolungata durante la giornata.
Particolare attenzione è stata posta sul comparto fotografico: Pixel 9a integra una doppia fotocamera posteriore, mentre iPhone 16e mantiene ancora una singola lente. Google sostiene che questa configurazione consenta al Pixel di offrire maggiori possibilità creative e versatilità negli scatti, anche grazie alle funzioni esclusive basate sull’intelligenza artificiale.
Le funzioni AI che fanno la differenza
L’elemento su cui Google ha maggiormente insistito nel confronto è l’integrazione di strumenti avanzati di intelligenza artificiale generativa e assistenza visiva. Tra le funzioni più pubblicizzate troviamo:
- Add Me: permette di combinare scatti diversi per includere tutti i soggetti in una singola immagine perfetta.
- Best Take: seleziona automaticamente le espressioni migliori dei volti da più foto per ottenere uno scatto ottimale.
- Magic Editor: consente modifiche avanzate tramite drag and drop, aggiungendo elementi o spostando soggetti nelle immagini con il supporto dell’AI generativa.
Inoltre, Google ha sottolineato la piena integrazione dell’assistente vocale Gemini con le app Google e la capacità di gestire conversazioni in linguaggio naturale. Una frecciatina non troppo velata a Siri, che secondo l’azienda californiana sarebbe ancora limitata rispetto alla nuova generazione di assistenti intelligenti. Gemini Live, nello specifico, supporta dialoghi più fluidi e contestuali, mentre Siri si limita ancora a interazioni più semplici e frammentate.
Supporto linguistico e localizzazione: Apple in ritardo
Altro punto su cui Google ha battuto forte è il supporto multilingua. Gemini è attualmente in grado di comprendere e interagire in 45 lingue, mentre Apple Intelligence — il nuovo framework AI di Cupertino — supporta soltanto 9 lingue al momento. Un limite importante, soprattutto nei mercati emergenti o in regioni dove l’inglese non è la lingua principale.
Aggiornamenti software e longevità del dispositivo
La sfida si estende anche alla politica di aggiornamento software. Google promette per Pixel 9a 7 anni di aggiornamenti tra sicurezza e sistema operativo, mentre Apple continua a garantire ufficialmente 5 anni di supporto per i modelli della linea iPhone. In un’epoca in cui la longevità del dispositivo è un fattore sempre più determinante per l’acquisto, questo dato assume un peso specifico non trascurabile.
Prezzo a confronto: 100 dollari di differenza
Infine, il confronto si chiude con una nota sul prezzo. Negli Stati Uniti, Pixel 9a parte da 499 dollari, mentre iPhone 16e ha un prezzo base di 599 dollari. Una differenza di 100 dollari che può risultare decisiva, soprattutto per un target attento al rapporto qualità-prezzo.
Con questa campagna diretta, Google intensifica la competizione nella fascia media del mercato mobile, dove il ruolo dell’intelligenza artificiale diventa sempre più centrale. Il confronto tra Pixel 9a e iPhone 16e non è solo una questione di specifiche tecniche, ma rappresenta una sfida tra due visioni dell’esperienza utente: una basata sull’integrazione AI e apertura, l’altra sulla tradizione dell’ecosistema Apple.