Una recente indiscrezioni ha rivelato che Google avrebbe tentato di offrire 147 milioni di dollari a Epic Games affinché questa rilasciasse Fortnite esclusivamente sul Play Store.
Fortnite avrebbe potuto approdare in esclusiva su Google Play se Epic Games avesse accettato l’offerta milionaria della grande G.
Come probabilmente già sai, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato una causa antimonopolio contro Google per aver utilizzato pratiche anticoncorrenziali al fine di ottenere una posizione predominante in numerosi settori tecnologici degli Stati Uniti, il che sta portando alla luce alcune azioni eticamente discutibili dell’azienda di Mountain View.
L’ultima fuga di informazioni derivata da questa causa rivela che Google ha offerto quasi 150 milioni di dollari a Epic Games affinché il loro popolare gioco Fortnite fosse disponibile esclusivamente sul Google Play Store.
Google voleva “corrompere” Epic Games
Una notizia condivisa di recente dal sito Android Police conferma che Google ha cercato di versare 147 milioni di dollari a Epic Games per far sì lo sviluppatore rilasciasse Fortnite esclusivamente sul Play Store.
Infatti, nel processo contro Google, la stessa vicepresidente delle partnership Google Play, Purnima Kochikar, ha confermato che questa offerta non solo è stata approvata internamente, ma è stata anche proposta a Epic Games nel 2021.
In questo contesto, è trapelato anche che i dirigenti di Google abbiano approvato questa e altre offerte simili per timore che più sviluppatori abbandonassero il Google Play Store.
Ricordiamo che Epic Games, prima lanciò la versione di Fortnite per Android nel 2018 attraverso il proprio sito web per evitare le restrittive politiche finanziarie di Google relative agli acquisti in-app e, poi, portò Fortnite sul Play Store.
Tuttavia, l’azienda di Mountain View la rimosse prontamente dal suo negozio perché Epic Games dava ai giocatori la possibilità di ottenere uno sconto se corrispondevano il pagamento direttamente ai proprietari di Fortnite.
Sicuramente questo non sarà l’ultimo colpo di scena che emergerà dal processo antimonopolio contro Google, quindi rimarremo vigili per portarti tutte le fughe di informazioni sulle pratiche scorrette della grande G.