Nuove indiscreenze tecniche sul prossimo top di gamma Samsung, il Galaxy S26 Ultra, dipingono un quadro di continuità per il comparto fotografico, mentre promettono un significativo balzo in avanti per il sistema di ricarica rapida. Le analisi su un firmware trapelato suggeriscono che il colosso coreano potrebbe optare per una strategia conservativa, riutilizzando gli stessi sensori fotografici dello scorso modello, il Galaxy S25 Ultra, ad eccezione di un singolo aggiornamento. Il vero punto di svolta, secondo le ultime voci, risiederebbe invece nell’algoritmo di gestione della carica della batteria, con un profilo di ricarica potenziato che promette tempi di ricarica notevolmente ridotti.
Fotocamera S26 Ultra: Sensori Familiari con un Solo Aggiornamento
La confusione che ha avvolto per mesi la configurazione fotografica del Galaxy S26 Ultra inizia a diradarsi, lasciando spazio a uno scenario di sostanziale stabilità. Contrariamente ad alcune speculazioni che ipotizzavano l’adozione di sensori di nuova generazione, l’analisi del firmware indica che Samsung presumibilmente utilizzerà sul S26 Ultra gli stessi identici sensori della fotocamera posteriore già implementati sul S25 Ultra. L’unico aggiornamento hardware confermato riguarda il teleobiettivo da 3x, che sarà equipaggiato con un nuovo sensore da 12 megapixel, identificato come S5K3LD.
Tuttavia, questa novità è accompagnata da una precisazione importante che ne smorza parzialmente l’entusiasmo. Il nuovo sensore da 12 MP, infatti, possiede le medesime dimensioni fisiche del vecchio sensore da 10 MP che va a rimpiazzare. Questo fattore è cruciale, poiché un sensore di dimensioni identiche ha una capacità limitata di catturare più luce, elemento fondamentale per miglioramenti sostanziali nella resa. Di conseguenza, è improbabile assistere a un salto di qualità pura dell’immagine derivante esclusivamente da questo cambio di componente.
L’attenzione si sposta quindi su altri parametri, non ancora trapelati, come l’apertura del diaframma degli obiettivi. Come vociferato in precedenza, Samsung potrebbe ancora decidere di implementare un’apertura più luminosa sulla fotocamera principale e sul teleobiettivo 5x. Una simile modifica permetterebbe a tutti i sensori, anche quelli riciclati, di catturare una quantità di luce superiore, tradotta poi in immagini finali con meno rumore e migliori prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione. Ogni altro progresso percepibile dall’utente finale sarà quasi certamente frutto dei nuovi algoritmi di elaborazione delle immagini gestiti dal software e dal chip di elaborazione di Samsung.
Video e Codec: Arriva il Supporto per APV
Oltre ai dettagli sui sensori, la fuga di notizie conferma una novità per l’intera serie Galaxy S26: il supporto alla registrazione video utilizzando il codec APV. Questo nuovo sistema offrirà agli utenti due modalità distinte per bilanciare qualità e spazio di archiviazione.
- La prima, denominata APV HQ (High Quality), è pensata per la massima fedeltà, ma richiederà fino a 1,5 gigabyte di spazio per ogni minuto di filmato registrato.
- La seconda opzione, APV LQ (Low Quality), consentirà di dimezzare l’ingombro dei file, occupando circa 750 megabyte per minuto, un compromesso ideale per registrazioni più lunghe.
Ricarica Rapida: Ecco la Vera Rivoluzione del S26 Ultra
Se il comparto fotocamera sembra seguire un’evoluzione incrementale, il sistema di ricarica rapida del Galaxy S26 Ultra potrebbe rappresentare il vero elemento di discontinuità. Dopo settimane di indiscrezioni contrastanti, che spaziavano da un ipotetico supporto a 60W fino a un più modesto 45W, un rapporto più dettagliato chiarisce la strategia di Samsung. Il telefono non supporterà una potenza di picco superiore ai 45W, ma la gestione della carica sarà completamente rivista.
Secondo le fonti, il Galaxy S26 Ultra sarà in grado di assorbire 55W di potenza nella fase iniziale della ricarica, precisamente dallo 0% al 15% di carica della batteria. Superata questa prima fase, il dispositivo manterrà una potenza costante e molto sostenuta di 45W fino a raggiungere circa il 70% della capacità della sua presunta batteria da 5.000 mAh. Solo oltre questa soglia, la velocità di ricarica inizierà a diminuire gradualmente, come di consueto, per proteggere la salute della cella agli ioni di litio mentre si avvicina alla carica completa.
Questo profilo di ricarica rappresenta un aggiornamento significativo rispetto ai modelli precedenti, incluso l’S25 Ultra. Gli attuali top di gamma Samsung, sebbene supportino teoricamente la ricarica da 45W, sono in grado di mantenere questa potenza massima solo per un brevissimo lasso di tempo e unicamente quando la batteria è completamente scarica. In confronto, il Galaxy S26 Ultra sosterebbe un assorbimento di 45W per un intervallo di tempo molto più esteso, garantendo una ricarica complessivamente più rapida, specialmente nella fascia centrale che va dal 15% al 70%.
Rimane un punto interrogativo sulla ricarica wireless. Il rapporto non specifica se Samsung intenda aggiornare anche questa funzionalità, attualmente limitata a una velocità massima di 15W, da molte voci di settore definita ormai obsoleta e terribilmente lenta rispetto agli standard della concorrenza. L’eventuale potenziamento della ricarica senza fili rimane quindi uno degli ultimi, grandi misteri che circondano il Galaxy S26 Ultra in attesa del suo lancio, previsto secondo le ultime voci per la fine di febbraio del prossimo anno.
