La famiglia Galaxy S25 di quest’anno è stata interamente alimentata dal chipset Snapdragon 8 Elite for Galaxy di Qualcomm, indipendentemente dal mercato di riferimento.
Questa scelta è stata dettata dai problemi di produzione del sistema su chip Exynos 2500 di Samsung, ma secondo le ultime indiscrezioni la situazione potrebbe cambiare con la serie S26.
Un nuovo rumor suggerisce infatti che i modelli Galaxy S26 saranno equipaggiati con il chipset Exynos 2600, ma con una limitazione geografica: queste versioni potrebbero essere destinate esclusivamente al mercato europeo.
Europa e chip Exynos: un legame storico
Da tempo l’Europa rappresenta il mercato preferito da Samsung per i dispositivi con chip Exynos, sebbene le ragioni di questa scelta rimangano poco chiare.
Se le voci dovessero rivelarsi fondate, tuttavia, il Vecchio Continente si troverebbe ancora una volta in svantaggio dal punto di vista delle prestazioni.
La stessa fonte che ha diffuso la notizia afferma infatti che lo Snapdragon 8 Elite 2 supererebbe l’Exynos 2600, confermando un divario prestazionale che ormai si ripete da diverse generazioni.
Le conseguenze economiche per Samsung
La divisione System LSI di Samsung, responsabile della progettazione dell’Exynos 2500, avrebbe subito una perdita stimata intorno ai 400 milioni di dollari a causa della mancata adozione del chip nella serie S25.
Un dato che spinge l’azienda coreana a evitare il ripetersi di una situazione simile, probabilmente incentivando l’utilizzo dei propri chipset almeno in alcuni mercati.
Resta da vedere se la scelta di limitare l’Exynos 2600 all’Europa rappresenti una soluzione efficace o rischi invece di penalizzare ulteriormente la reputazione dei chip Samsung sul mercato.
La strategia di Samsung per i prossimi flagship rimane dunque incerta, tra la necessità di ottimizzare i costi e l’obiettivo di garantire prestazioni competitive in tutti i mercati.
Gli utenti europei, dal canto loro, sperano che l’Exynos 2600 possa finalmente colmare il gap con le soluzioni Qualcomm, evitando di ritrovarsi ancora una volta con dispositivi meno performanti rispetto ad altre regioni.