Mentre il mondo degli smartphone accelera verso l’adozione di batterie al silicio-carbonio (Si-C), Samsung sembra seguire una strada diversa con il prossimo Galaxy S25 Edge. Le ultime indiscrezioni rivelano che il produttore coreano utilizzerà esclusivamente batterie della controllata Samsung SDI, rompendo con la consuetudine di affidarsi a più fornitori per i dispositivi flagship.
La gamma Galaxy S25, composta dai modelli base, Plus e Ultra, impiegherà batterie prodotte da Samsung SDI o da Amperex, divisione della storica azienda giapponese TDK. Il Galaxy S25 Edge, invece, farà eccezione: la sua batteria da 3.900 mAh sarà fornita unicamente da Samsung SDI. Sebbene non sia ancora confermato al 100%, è probabile che si tratti di una tradizionale batteria agli ioni di litio, non della più avanzata tecnologia Si-C.
Il divario tecnologico tra Occidente e Cina
Negli ultimi mesi, la maggior parte dei produttori cinesi ha adottato le batterie Si-C, che sostituiscono la grafite con il silicio nell’anodo, garantendo un aumento della densità energetica del 10-15%. Questo si traduce in maggiore autonomia a parità di dimensioni. Curiosamente, Amperex è tra i leader nello sviluppo di questa innovazione, ma i grandi player occidentali come Apple, Samsung e Google sembrano ancora titubanti.
Le ragioni di questo ritardo potrebbero essere legate ai volumi produttivi. Apple, in particolare, vende un numero enorme di iPhone, e passare a una nuova tecnologia richiederebbe una riconversione industriale complessa. Tuttavia, il rischio è che i brand occidentali rimangano indietro sul fronte dell’autonomia, un fattore sempre più cruciale per i consumatori.
Samsung esplora la tecnologia SUS CAN
Proprio mentre il mercato sembra convergere verso il silicio, Samsung starebbe valutando un’alternativa: la tecnologia SUS CAN, basata sull’acciaio inossidabile. Questa soluzione, già vista negli iPhone 16 Pro Max dello scorso anno, potrebbe offrire vantaggi in termini di stabilità e durata. Se confermata, rappresenterebbe una scelta audace, in controtendenza rispetto alla direzione intrapresa dai competitor cinesi.
La decisione di Samsung di affidarsi esclusivamente a Samsung SDI per il Galaxy S25 Edge potrebbe essere legata proprio a questa sperimentazione. Controllando l’intera filiera, il colosso coreano avrebbe maggiore flessibilità nel testare nuove soluzioni, senza dover coordinare più fornitori. Resta da vedere se questa strategia pagherà in termini di performance e appeal sul mercato.