Dopo un ciclo produttivo di sette anni e con oltre mezzo milione di unità realizzate, la Citroën C5 Aircross di prima generazione ha ufficialmente terminato la sua corsa.
Lo storico SUV ha lasciato la catena di montaggio dello stabilimento Stellantis di Rennes-La Janais, in Francia, lasciando il posto alla nuova generazione, un modello completamente rinnovato che si appresta a sfidare un mercato sempre più competitivo.
La nuova C5 Aircross, basata sulla piattaforma modulare STLA Medium, segna un cambio di passo significativo per il costruttore francese, essendo proposta per la prima volta con una gamma che include sia versioni ibride, tra cui Mild Hybrid e Plug-in, sia una variante 100% elettrica.
Un’eredità di successo: la prima generazione
Lanciata nel 2018, la prima Citroën C5 Aircross si basava sulla piattaforma EMP2 del gruppo PSA.
Il modello si inserì con coraggio nel segmento C-SUV, un mercato estremamente affollato e competitivo, dove dovette misurarsi con rivali agguerriti come la Nissan Qashqai, la Volkswagen Tiguan e la Renault Kadjar.
Nonostante la concorrenza spietata, il SUV francese ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, raggiungendo un traguardo di produzione di circa 560.000 unità a livello globale.
Per servire al meglio i mercati internazionali, la vettura non è stata prodotta solo in Europa: sono state avviate linee di assemblaggio anche in Cina e in India per soddisfare la domanda locale.
L’ultimo esemplare della prima generazione, un modello dalla carrozzeria bianca con un tetto nero a contrasto, è uscito dalla fabbrica come testimonianza di un’epoca che si chiude, anche se la configurazione tecnica precisa di questa vettura simbolica non è stata divulgata.
La nuova sfida: tecnologia e transizione energetica
Con il passaggio di testimone, lo stabilimento di Rennes-La Janais ha già avviato la produzione graduale della nuova Citroën C5 Aircross.
La Casa automobilistica ripone grandi aspettative in questo modello, considerato un pilastro fondamentale per il suo futuro in un contesto europeo difficile, caratterizzato da vendite in calo e dalla crescente pressione della concorrenza cinese.
La nuova generazione rappresenta un balzo in avanti sotto molti aspetti, a cominciare dalla piattaforma STLA Medium, progettata per ospitare fin dall’origine una vasta gamma di propulsori.
La strategia di Citroën è chiara: coprire tutte le esigenze di mobilità con un’unica famiglia di modelli.
La gamma della nuova C5 Aircross si articola infatti su più fronti:
- Motori termici Mild Hybrid a benzina per un’efficienza migliorata.
- Versioni ibride Plug-in, ideali per chi desidera percorrere tratti urbani in modalità completamente elettrica.
- Una variante puramente elettrica, che risponde alla crescente domanda di veicoli a zero emissioni.
Anche l’abitacolo è stato completamente ripensato, con un focus predominante sulla tecnologia digitale.
Il guidatore si trova di fronte a un ampio schermo digitale per la strumentazione, affiancato da un altro schermo di grandi dimensioni per il sistema di infotainment, creando un ambiente moderno e connesso.
Le sorti dello stabilimento di Rennes e il futuro del mercato
Il successo commerciale della nuova Citroën C5 Aircross non sarà decisivo solo per il marchio, ma avrà ripercussioni dirette sullo stabilimento di Rennes-La Janais.
Attualmente, il SUV è l’unico modello prodotto all’interno del sito francese, rendendo la sua performance sul mercato un fattore vitale per la sostenibilità e il futuro dell’impianto e dei suoi lavoratori.
I prossimi dati di vendita e le quote di mercato conquistate dal modello saranno quindi analizzati con grande attenzione, non solo dagli analisti del settore automobilistico, ma anche a livello politico e industriale locale.
La nuova C5 Aircross si trova così a sostenere un duplice, pesante fardello: dimostrare la capacità di Citroën di innovarsi nell’era elettrica e, al contempo, garantire la stabilità occupazionale di un importante sito produttivo in Francia.
La partita è aperta e l’esito dipenderà dalla capacità del modello di convincere un pubblico sempre più esigente e attento alla tecnologia, ai consumi e all’impatto ambientale.