Già a fine maggio si sono sentite le prime indiscrezioni, secondo cui Samsung non avrebbe più utilizzato i propri circuiti di sistema nei suoi prossimi telefoni di punta della serie Galaxy S, ma solo circuiti di sistema possibilmente di Qualcomm.
Il lancio dei prossimi telefoni Galaxy S23 è previsto per l’inizio del 2023.
Ora Qualcomm ha confermato un nuovo accordo con Samsung in relazione all’annuncio dei risultati. Con ciò, i chip Qualcomm saranno utilizzati ancora più ampiamente nei prodotti Samsung. Ovviamente, Qualcomm non ha confermato direttamente la questione per conto di Samsung, ma in pratica ha suggerito fortemente che a partire dai telefoni Galaxy S23, la quota di Qualcomm aumenterà da un livello già alto. In pratica, si tratta di fornire chip di sistema a tutti i successivi telefoni Galaxy S in tutto il mondo.
“E quello che posso dire a questo punto è che eravamo al 75% dei telefoni Galaxy S22 prima di questo accordo. Dovresti pensare che saremo posizionati molto meglio di così nel Galaxy S23 e oltre”, ha commentato Cristiano Amon, CEO di Qualcomm.
Negli ultimi anni, le prestazioni dei chipset Exynos nei telefoni di punta di Samsung sono regolarmente rimaste indietro rispetto ai chipset Qualcomm concorrenti, il che è stato particolarmente fastidioso dal punto di vista degli acquirenti europei, perché è in Europa che Samsung ha continuato a offrire i suoi Galaxy Telefoni di punta della serie S con i suoi chipset Exynos. Anche nei telefoni Galaxy S21, i chip di sistema Exynos sono stati utilizzati più ampiamente in diverse regioni, ma nei telefoni Galaxy S22 del 2022, la quota di Qualcomm è già cresciuta in modo significativo.
Per quanto riguarda i prossimi telefoni della serie Galaxy S, il passaggio dagli Exynones di Samsung ai circuiti di Qualcomm ora riguarda in modo specifico l’Europa sopra ogni altra cosa: il cambiamento era già avvenuto altrove.
A differenza di altri telefoni di punta, Samsung ha già dotato i suoi smartphone di schermi pieghevoli solo con i migliori chip di Qualcomm.
Voci precedenti menzionavano che i chip di sistema Exynos non sarebbero stati visti nemmeno nei telefoni di punta della serie Galaxy S nel 2024, ovvero nei modelli Galaxy S24 previsti. Con queste prospettive, affidarsi a Qualcomm è una questione di rottura, durante la quale Samsung cerca di migliorare da una nuova base i propri circuiti di sistema.
In un certo senso, la stessa Samsung ha commentato che questo è un piano.
“Attualmente stiamo riorganizzando il nostro modello di business per i chip di sistema e implementando un piano per rafforzare la nostra competitività a medio e lungo termine”, ha affermato Samsung in relazione al proprio annuncio sugli utili, smentendo le voci sull’arresto di tutti i chip di sistema Exynos.
“Siamo particolarmente concentrati sul rafforzamento della competitività degli Exyno mobili di prossima generazione e miriamo a massimizzare la quota di mercato con i grandi clienti rafforzando la cooperazione con le principali società di proprietà intellettuale e avviando uno sviluppo iniziale”, ha anche affermato Samsung.
In pratica, i commenti di Samsung suonano come si diceva prima: i report coreani hanno già affermato che Samsung è tornata a progettare i propri core CPU invece dei core CPU progettati da ARM. Le voci hanno menzionato “un circuito destinato solo ai dispositivi Galaxy”, che in pratica significa un circuito di sistema basato sui propri core di processore, per l’anno 2025.