Dodge ha già abbracciato l’elettrificazione con la nuova Charger Daytona, ma ora aggiunge anche una berlina a quattro porte alla gamma per il modello 2026. Una novità impensabile fino a pochi anni fa: una Charger che si ricarica alla presa di corrente. Sebbene possa sembrare un’auto muscolare diventata ragionevole, Dodge promette che conserva il cuore di una bestia, seppur più silenziosa.
La nuova Charger Daytona a cinque porte non è una versione allungata della coupé: condivide lo stesso design aggressivo, con la medesima calandra, linea del tetto e persino il pratico portellone posteriore. Gli acquirenti avranno così lo stile inconfondibile del brand, unito a una maggiore accessibilità per passeggeri e bagagli.
Le dimensioni interne rimangono identiche alla coupé, con 945 mm di spazio per le gambe nei sedili posteriori. Aprire il portellone rivela un vano bagagli capiente fino a 1.059 litri (con i sedili abbattuti), ideale per la spesa o l’attrezzatura per un weekend fuori porta. La versione berlina pesa circa 23 kg in più rispetto alla due porte.
Prestazioni da brivido e tecnologia avanzata
La Charger Daytona berlina debutta nella versione ad alte prestazioni Scat Pack. Equipaggiata con un sistema a doppio motore e trazione integrale alimentato da una batteria da 100,5 kWh, sviluppa una potenza di 630 cavalli (470 kW). Per chi cerca un extra, la funzione “PowerShot” libera ulteriori 40 cavalli (30 kW) per 10 secondi, portando la potenza totale a 670 CV e 850 Nm di coppia. Secondo Dodge, sia la berlina che la coupé accelerano da 0 a 97 km/h in 3,3 secondi e coprono il quarto di miglio in 11,5 secondi, con velocità massima limitata a 217 km/h.
L’autonomia è stimata in 388 km con una carica completa, sufficiente per gli spostamenti urbani ma da pianificare con attenzione per i viaggi lunghi. Con un caricatore rapido DC da 350 kW, la batteria passa dal 20% all’80% in circa 24 minuti, mentre con un’unità da 175 kW occorrono 42 minuti. Per la ricarica domestica, un sistema Level 2 da 11 kW richiede 5,4 ore per lo stesso ciclo.
Interni tech e optional di lusso
L’abitacolo della Charger Daytona berlina è ricco di tecnologia: un display da 16 pollici per il guidatore e un touchscreen Uconnect 5 da 12,3 pollici per l’infotainment, con Android Auto e Apple CarPlay. Di serie ci sono volante riscaldato, clima automatico biposto e sedili in tessuto con inserti in similpelle.
La sicurezza include dispositivi come il Cruise Control adattivo, la gestione attiva della corsia e la frenata d’emergenza automatica. La versione Plus aggiunge un vano anteriore (frunk), caricabatterie wireless, illuminazione ambientale a 64 colori e telecamera a 360 gradi. Opzionali sono il tetto in vetro panoramico e l’impianto audio Alpine da 18 altoparlanti.
Personalizzazione e motore termico alternativo
Gli acquirenti possono personalizzare la Charger con il pacchetto Blacktop, che include badge scuri, cerchi da 20 pollici e una cappottina verniciata in nero lucido. Sono disponibili anche strisce “Fratzog” nere opache con dettagli rossi, omaggio alla storia del brand. Per le prestazioni estreme, il pacchetto Track offre cerchi in lega da 20 pollici, freni Brembo, sospensioni adattive, spoiler posteriore e sedili sportivi in pelle/alcantara.
Dodge ha già aperto gli ordini per la Charger Daytona berlina 2026, con le prime consegne previste nella seconda metà del 2025. Il prezzo non è ancora stato rivelato. Per chi non è pronto al passaggio all’elettrico, il brand propone anche la versione “Sixpack”, spinta da un motore a benzina biturbo da 3,0 litri a sei cilindri in linea da 420 o 550 cavalli.