Il DNS, acronimo di Domain Name System, è stato ideato quasi 40 anni fa perché i sistemi distribuiti di grandi dimensioni avevano bisogno di name server gerarchici. Esso è un sistema di nomi di dominio ed è il più grande servizio di naming distribuito esistente oggi: si tratta di un servizio utile a “tradurre” i nomi dei nodi della rete in indirizzi IP. L’operazione che trasforma nomi in indirizzi IP è detta infatti risoluzione DNS.
La struttura del DNS
Il DNS ha una struttura ad albero (gerarchica) divisa in domini. Ad ogni nodo (dominio) dell’albero si attribuisce un nameserver, ovvero un server che risponde alle domande di risoluzione dei nomi, e che contiene un database con le informazioni su quel determinato dominio. Si parla invece di root nameserver per riferirsi ai server del dominio radice, chiamato DNS root zone. Questi ultimi conservano le informazioni dei domini di primo livello (TLD), ad esempio .it o .org. Domini di secondo livello sono invece quelli che aggiungono una suddivisione in più rispetto a quelli precedenti, come phonetoday.it.
Le risorse sono quindi identificate da pathname di massimo 255 caratteri, che sono composti da etichette di al più 63 caratteri. Ogni nodo, cioè ogni partizione del database, contiene una sequenza di record delle risorse. I tipi più importanti di record delle risorse formano i contenuti dei nodi nel name space del DNS.
Sul DNS vengono salvate tutte le risorse, ad esempio se si parla di Internet, tutti i computer con lo stesso indirizzo IP devono stare sul DNS, oppure quando si vuole mandare una mail e si digita l’indirizzo email del destinatario, quest’ultimo viene tradotto dal DNS nel suo indirizzo IP, quindi viene effettuata una traduzione del tipo naming > indirizzo IP.
Siccome il server è diviso in domini può succedere che le entità, potendosi muovere, cambino dominio e di conseguenza anche nome. Quindi come si gestisce lo spostamento dei server in domini differenti? Per questo problema, noto come localizzazione delle entità, sono stati introdotti diversi approcci: per citarne qualcuno broadcasting, multicasting, home-based, gerarchici.
Per sapere quali sono i migliori server DNS che permettono di navigare più velocemente puoi consultare la nostra guida, ma non solo: se hai bisogno di modificare il DNS puoi farlo tramite semplici passaggi leggendo l’articolo disponibile a questa pagina.