Xiaomi ha ricevuto pesanti multe in Italia. Il rapido profitto di non meno di 3,2 milioni è correlato all’evitare le riparazioni in garanzia, afferma il sito Web Mobile World Live.
Le autorità italiane della concorrenza e dei consumatori hanno sanzionato Xiaomi per 3,2 milioni di euro. Secondo le autorità, l’azienda cinese ha sistematicamente cercato di evitare le riparazioni in garanzia e di scaricare la colpa sul consumatore.
Ad esempio, si dice che Xiaomi abbia rifiutato sostanziali richieste di riparazione in garanzia basate su difetti minori. Ad esempio, graffi o altri piccoli difetti estetici sono stati più volte utilizzati come motivo per negare al consumatore il diritto ad una riparazione coperta dalla garanzia.
Inoltre, secondo le autorità italiane, Xiaomi ha evitato fino all’ultimo di sostituire il prodotto rotto con uno nuovo. Invece, l’azienda cinese ha voluto riparare i dispositivi rotti, cosa che ha causato problemi ai consumatori quando il telefono trascorre lunghi periodi di tempo in servizio.
Nel loro ragionamento, le autorità menzionano anche il modo in cui Xiaomi addebita ai propri clienti i costi di gestione e spedizione nei casi in cui è stato negato l’accesso al servizio di garanzia.
Secondo le autorità italiane, Xiaomi ha violato molte delle leggi a tutela dei consumatori del Paese. L’azienda deve ora pagare multe da 3,2 milioni di euro e modificare le modalità operative.