I dati diffusi da ANFIA e ISTAT confermano una situazione critica per l’industria automobilistica italiana. A fronte di una modesta crescita dello 0,3% della produzione industriale complessiva ad aprile 2025, il settore automotive registra invece un preoccupante -17,9% rispetto allo stesso mese del 2024. Un trend negativo che si conferma anche nell’analisi dei singoli comparti.
Il crollo della produzione automobilistica
I numeri parlano chiaro: la produzione di autoveicoli segna un -30% su base mensile e -29% nel cumulato. Anche il comparto delle parti e accessori mostra un calo significativo (-6,4% mensile e -15,9% cumulato). Unica nota positiva arriva dalla produzione di carrozzerie, che registra una crescita del 12,9% su base mensile e del 5,6% nel cumulato.
Particolarmente allarmante il dato sulle autovetture: ad aprile 2025 sono state prodotte solo 17.000 unità, con un crollo del 47,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Numeri che confermano le difficoltà strutturali del settore, già emerse nei mesi scorsi.
Stellantis e gli incentivi: le possibili soluzioni
In questo contesto, assume particolare importanza l’imminente aggiornamento del Piano Italia di Stellantis. Il gruppo automobilistico, che rappresenta una fetta importante della produzione nazionale, potrebbe annunciare nuove strategie per sostenere il comparto.
Parallelamente, il Governo italiano sta lavorando a nuovi incentivi per i veicoli elettrici. Tuttavia, come sottolineato dal Direttore Generale di ANFIA, l’efficacia di queste misure dipenderà dalla rapidità di attuazione. Servirà un decreto attuativo tempestivo per evitare ulteriori ripercussioni negative sul mercato.
La crisi del settore automotive italiano richiede dunque interventi strutturali e coordinati tra istituzioni e operatori del settore. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se le misure annunciate riusciranno a invertire questo trend negativo.