Ad ognuno di noi è capitato almeno una volta di avere la necessità di bloccare un contatto su WhatsApp per le motivazioni più disparate. Effettivamente, che sia per tenere a bada i contatti più invadenti (“Ho visto che eri online, perché non hai risposto al mio messaggio?”), oppure per tenere a debita distanza ex-amici oppure vecchi partner che potrebbero voler stalkerare il profilo WhatsApp, la funzione di blocco dei contatti si è rivelata estremamente utile.
Tuttavia, è lecito chiedersi, nella pratica, cosa vede chi è bloccato su WhatsApp. Nella guida di oggi ci concentreremo proprio su questo aspetto per fare luce sulla reale entità di salvaguardia della privacy che questa funzione garantisce agli utenti.
Cosa vede chi è bloccato su WhatsApp?
Nella recente guida dedicata a come capire se si è stati bloccati su WhatsApp abbiamo capito come, alla fine dei giochi, un contatto presente all’interno della nostra rubrica non potrà mai avere la certezza assoluta di essere stato bloccato, nonostante alcuni elementi potrebbero essere altamente suggestivi della cosa.
Le uniche informazioni del nostro account che il contatto bloccato in questione riuscirà a vedere sono (indipendentemente dal sistema operativo del device, sia esso Android o iOS) rappresentate da:
- messaggi ed elementi condivisi in chat fino al momento del blocco;
- informazioni in rubrica, comprensive di nome e numero di telefono ma senza foto Profilo di WhatsApp (oppure, in alcuni casi con una foto sincronizzata dal nostro account Google, ad esempio);
- aspetto normale dei pulsanti tipici della chat, anche nessuno di essi sortirà l’effetto desiderato dal contatto bloccato i cui messaggi di testo, note vocali, media di ogni genere e chiamate, non verranno recapitati.
Visto quanto appena detto, si potrà bene intendere come la privacy del contatto bloccante sia ben preservata dato che egli non risulterà mai online per il bloccato (né verrà mai disturbato da messaggi o chiamate indesiderate). Va da sé, ovviamente, che neppure gli aggiornamenti di Stato (le Storie) verranno condivisi con i contatti bloccati.
Ecco quindi protette la maggior parte delle informazioni “sensibili”. La maggior parte, non tutte purtroppo, perché quella più rilevante ovvero il numero di telefono rimarrà comunque salvato in rubrica del contatto non gradito, che quindi potrà comunque contattarvi tramite telefonate e SMS. Non si può avere tutto dalla vita…!
Conclusione
Nell’attesa che gli sviluppatori di WhatsApp si decidano ad inserire una feature ispirata ai messaggi autodistruggenti dell’Ispettore Gadget, da applicare al proprio numero di telefono, accontentiamoci della funzione “Blocca un contatto“. Per approfondimenti e altre guide dedicate a WhatsApp date un’occhiata al nostro portale e lasciate un Like alla pagina Facebook ufficiale di PhoneToday!