A poco meno di una settimana dalla scadenza dei termini, la tensione tra i colossi statunitensi Apple e Meta e l’Unione Europea sembra vivere una fase di distensione.
La Commissione Europea ha confermato di non voler applicare immediatamente nuove sanzioni, preferendo avviare un’analisi condivisa dei fatti con le due compagnie.
Tuttavia, le multe già comminate per violazione del Digital Markets Act restano valide: 500 milioni di euro per Apple e 200 milioni per Meta, da pagare entro il 26 giugno 2025.
La strategia della Commissione: dialogo prima delle sanzioni
Secondo fonti europee, la Commissione guidata da Margrethe Vestager starebbe adottando un approccio più morbido per evitare un’escalation con gli Stati Uniti sul piano commerciale.
L’applicazione troppo rigida delle scadenze, con l’eventuale assegnazione di ulteriori sanzioni, potrebbe infatti provocare reazioni da parte dell’amministrazione Biden, con possibili ripercussioni sui già delicati rapporti commerciali transatlantici, in particolare sul tema dei dazi.
La priorità sembra essere quella di riportare al centro il dialogo con le big tech, senza però rinunciare all’applicazione delle norme europee.
Le accuse a Apple e Meta
Le sanzioni comminate lo scorso aprile riguardano presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA), il regolamento europeo pensato per garantire maggiore concorrenza nel mercato digitale.
Nel caso di Apple, la Commissione contesta le limitazioni alla concorrenza nel campo delle app sui dispositivi iOS e iPadOS, con vincoli tecnici e commerciali che rendono difficile la distribuzione di applicazioni al di fuori dell’App Store.
Meta, invece, è accusata di aver violato le norme europee con il lancio dell’abbonamento a pagamento per Facebook e Instagram senza pubblicità.
Il modello “pay or consent” – che obbliga gli utenti a scegliere tra pagare un abbonamento o accettare il trattamento dei dati personali – non prevederebbe un’alternativa che permetta di negare il consenso continuando a usare i servizi con un’esperienza meno personalizzata.
Le prossime mosse
Nonostante il tono più conciliante, la Commissione Europea mantiene ferma la sua posizione sul rispetto delle regole.
Le multe da 500 e 200 milioni di euro restano quindi valide, anche se le scadenze per il pagamento potrebbero essere gestite con maggiore flessibilità.
Intanto, Apple e Meta avranno modo di presentare le loro osservazioni durante l’analisi condivisa dei fatti, prima di eventuali nuove procedure sanzionatorie.
L’obiettivo dichiarato resta quello di garantire un mercato digitale più equo e competitivo, senza però innescare una guerra commerciale con gli Stati Uniti.