Come è cambiato il nostro modo di usare il cellulare

Probabilmente, anzi: quasi sicuramente un bambino o un adolescente di oggi non saprebbero far funzionare un telefono fisso con tastiera rotante. Proverebbero a pigiare i tasti senza riuscire, però, a digitare alcun numero.

L’altra faccia della medaglia, poi, è provare a mettere l’ultimo iPhone in mano a un nonno ultra 80enne: saprebbe sbloccare lo schermo? Il progresso ha davvero fatto passi da gigante.

I telefoni di oggi

Quante sono le abitazioni, nel 2021, che dispongono ancora di una linea telefonica fissa? Il Censis nel 2018 aveva stimato 4,3 milioni di persone, e non si fatica a credere che il numero sia calato negli ultimi 3 anni.

Ormai a dominare la scena è il cellulare, con il quale si può fare davvero tutto. Inoltre, grazie ai piani e alle offerte che includono chiamate illimitate verso tutti i numeri di telefono, chi ha ancora bisogno della linea fissa?

E se anche (ma non è il caso, per nessun operatore) i minuti non fossero inclusi nelle tariffe, al giorno d’oggi ci sono un’infinità di modi per chiamare una persona.

È sufficiente avere dati per utilizzare internet, oppure avere accesso a una rete WiFi, e scaricare una delle tantissime applicazioni disponibili per telefonare in tutta comodità: da WhatsApp a Zoom, da Skype a Google Meet.

Ma non finisce qui: con gli smartphone possiamo sapere quanti km abbiamo percorso, possiamo ritrovare la strada di casa se ci siamo persi, possiamo prenotare un biglietto aereo per andare in ogni angolo del pianeta, possiamo leggere le ultime notizie, possiamo guardare film e giocare a tutti i nostri passatempi preferiti.

Esiste davvero un’applicazione per tutto.

Chi pensa, per esempio, che sia impossibile giocare a burraco senza carte, si sbaglia: basta un telefonino e una connessione internet. E così uno schermo di pochi centimetri (anche se i cellulari di oggi, a dire il vero, hanno schermi sempre più grandi!) riesce a racchiudere mondi interi.

Si pensi a un casinò fisico: ci sono sale diverse, una miriade di tavoli da gioco, ci sono croupier e avversari e tantissime alternative con cui divertirsi. Anni fa ci saremmo chiesti come sarebbe mai stato possibile rinunciare a tutto questo, come sarebbe stato possibile usufruire di tutti i servizi senza recarsi fisicamente al casinò.

Oggi la situazione si è ribaltata: viene quasi da chiedersi chi è che andrebbe ancora in una sala gioco quando è sufficiente scaricare un’app per giocare a poker.

I nostri nonni potrebbero domandarci come si fa a vincere o perdere se non si ha un avversario davanti, ma il progresso tecnologico ci permette oggi di sfidare un altro appassionato del tavolo verde che si trova dall’altra parte del mondo.

E possiamo anche avere croupier in carne e ossa – pur tenendo in mano uno smartphone. I provider online hanno fatto incredibili passi in avanti per poter offrire esperienze il più possibile simili (se non migliori) a quelle dei casinò fisici.

Inoltre, online tutti possono avvicinarsi al mondo del poker: i siti offrono guide e consigli per imparare a conoscere le regole, le mani e i valori del poker, ed è così che riescono ad attrarre anche giocatori alle primissime armi, curiosi di scoprire nuove strategie.

I telefoni di ieri

Il mondo non ha sempre avuto questi agi. Il telefono fu inventato nel 1854 dal fiorentino emigrato a New York Antonio Meucci. Non avendo il denaro necessario per il brevetto, quello definitivo fu depositato dal britannico Alexander Graham Bell – che, dunque, per diverso tempo venne ufficialmente considerano l’inventore del telefono.

Oggi la paternità di questo irrinunciabile strumento è debitamente riconosciuta a Meucci, ma Bell ebbe decenni e decenni di fama dalla sua, che gli consentirono di costruire un impero delle telecomunicazioni.

Il primo telefono era composto da un microfono-trasmettitore e un altoparlante-ricevitore, collegati tramite un circuito elettrico con batteria in serie.

Immediatamente dopo la sua invenzione, per il telefono è iniziata un’evoluzione continua: la forma è cambiata parecchie volte (arrivando ad assomigliare anche a un candelabro) prima che la cornetta facesse la sua comparsa.

Il fil rouge, sicuramente, sono state per lungo tempo le dimensioni ingombranti… Fino all’invenzione del cellulare, datata 1973. Fu Martin Cooper, ingegnere per Motorola, a presentare al mondo il primo telefono cordless, il primo cellulare.

Pesava 1,1 kg, era dotato di una batteria capace di durare solamente mezz’ora e costava $4000. Il Motorola di Cooper consentiva di memorizzare 30 numeri di telefono, di alzare e abbassare il volume e di richiamare.

Non era certamente comodo da portare in giro, ma apriva la strada verso l’innovazione.

Nokia, poi, lanciò sul mercato un cellulare più leggero e pratico da portare con sé, e sempre Nokia conquistò il mondo con il suo iconico 3310 e Snake, il gioco che ha appassionato intere generazioni.

Eppure, siamo sicuri che se mettessimo un 3310 in mano a un 13enne oggi e lo sfidassimo a Snake, non rimarrebbe incollato ai tastini come i giovani degli anni ’90. Quello stesso 13enne, però, passa ore a giocare a videogiochi molto complessi.

I tempi cambiano, tutto si evolve: il divertimento, gli oggetti, le comodità. Cosa faranno i cellulari del futuro che quelli di oggi già non fanno?

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