Da mesi circolano voci sul possibile ritorno della Citroen 2CV, un’auto che ha segnato la storia dell’azienda francese. Dopo il successo della Renault 5 elettrica, anche Citroen starebbe valutando l’ipotesi di riportare in vita un modello storico, rivisto in chiave moderna. La decisione finale spetta al nuovo amministratore delegato Xavier Chardon, ma le discussioni interne sono già in corso. AutoExpress ha intervistato l’ex CEO Thierry Koskas e il responsabile del design Pierre Leclercq per fare luce sulla questione.
Il dibattito interno su design e mercato
Il ritorno della Citroen 2CV divide l’azienda. Il modello originale era nato come auto essenziale ed economica, ma oggi il mercato richiede tecnologia e contenuti premium. Sistemi infotainment avanzati ed elettrificazione sono diventati standard, mentre la 2CV rappresentava l’opposto: semplicità e accessibilità. La domanda è se un’auto di questo tipo possa ancora avere appeal.
Un altro nodo cruciale è il design: quanto del carattere originale può essere trasferito su un’auto moderna senza scadere nel retrò fine a sé stesso? Thierry Koskas ha dichiarato: “Abbiamo una tradizione molto forte con modelli come la 2CV, la Traction Avant e la DS. Sono d’accordo che la tradizione sia un punto di forza, ma non stiamo considerando il design retrò come direzione generale”. Tuttavia, Koskas non esclude esplorazioni in questo senso.
La sfida del posizionamento
Secondo Koskas, il rischio è sbagliare il posizionamento del prodotto. “Alcuni progetti falliscono perché le aziende non li presentano nel modo giusto”, ha spiegato. Un concept potrebbe essere la strada giusta per testare le reazioni del pubblico prima di lanciarsi in un progetto definitivo. Pierre Leclercq, responsabile del design, si è detto aperto a un ritorno al passato per alcuni modelli, pur sottolineando che al momento non ci sono piani concreti.
Piattaforma e tempistiche: le incognite tecniche
Oltre al design, ci sono interrogativi tecnici da risolvere. Citroen dovrebbe decidere:
- Quale piattaforma utilizzare (con la Smart Car di Stellantis come opzione più probabile)
- Se puntare su motori endotermici o elettrici
- Dove produrre il veicolo
- Come bilanciare il progetto con gli altri impegni dell’azienda
Anche in caso di via libera, ci vorrebbero almeno 4 anni prima di vedere una nuova 2CV su strada. Intanto, la Citroen C3 potrebbe continuare a ricoprire il ruolo di modello più accessibile della gamma. La sfida per Citroen è trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione, senza tradire lo spirito originale della 2CV ma adattandolo alle esigenze contemporanee.