L’evoluzione di Google Chrome verso un browser sempre più intelligente e integrato con l’intelligenza artificiale compie un decisivo passo in avanti. Dopo il lancio sulla versione desktop, la funzionalità AI Mode approda ufficialmente sull’applicazione mobile, promettendo di rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con la ricerca su smartphone e tablet. Un pulsante dedicato, posizionato strategicamente nella schermata iniziale, diventa la porta d’accesso per sfruttare la potenza di Google Search nella risoluzione di query articolate, tutto con un semplice tocco.
La mossa conferma la strategia di Google di rendere l’intelligenza artificiale un elemento pervasivo e facilmente accessibile all’interno del suo ecosistema, abbattendo le barriere all’uso e integrandola nel flusso naturale di navigazione. L’obiettivo è chiaro: offrire uno strumento potentissimo senza richiedere all’utente competenze tecniche o procedure complicate. Questo aggiornamento non è un’operazione isolata, ma si inserisce in un piano di espansione globale che coinvolge sia i mercati che le lingue supportate, segnando una nuova fase per il browser più utilizzato al mondo.
Come Funziona il Nuovo Pulsante AI Mode su Mobile
A partire da oggi per il mercato statunitense, gli utenti di Google Chrome su piattaforme iOS e Android inizieranno a vedere un nuovo e distintivo pulsante “AI Mode” posizionato immediatamente sotto la barra degli indirizzi, l’omnibox, non appena apriranno una nuova scheda. La sua collocazione è studiata per essere immediatamente visibile e intuitiva.
Il suo scopo primario è di velocizzare le ricerche complesse. Invece di dover formulare una query tradizionale e poi magari affinare i risultati, l’utente può toccare questo pulsante per attivare immediatamente le capacità avanzate di Google Search. Questo permette di sottoporre al motore di ricerca domande articolate, richieste di confronto, elaborazione di concetti o la creazione di piani senza necessità di passaggi intermedi. L’esperienza utente risulta così notevolmente ottimizzata, rendendo la potenza dell’AI non solo disponibile, ma anche comoda da utilizzare in mobilità.
Espansione Globale e Supporto Multilingue per l’Omnibox AI Mode
Parallelamente al debutto del pulsante su mobile, Google ha annunciato un’importante espansione per il chip AI Mode integrato nell’omnibox, una funzionalità già familiare agli utenti desktop. Questa feature, che compare direttamente nella barra di ricerca per suggerire l’uso della modalità AI per query specifiche, non sarà più limitata a poche nazioni.
Il chip omnibox AI Mode verrà infatti distribuito in ben 160 nuovi Paesi, ampliando in modo significativo la sua portata globale. A questa espansione geografica si affianca un potenziamento del supporto linguistico. Oltre alle lingue già disponibili, la funzione inizierà a comprendere e supportare idiomi come l’hindi, l’indonesiano, il giapponese, il coreano e il portoghese, tra gli altri. Questo sforzo è finalizzato a migliorare l’accessibilità e a rendere l’intelligenza artificiale di Google uno strumento veramente universale, in grado di servire un pubblico diversificato nella sua lingua nativa.
Il Futuro: L’AI Mode Integrata Direttamente nell’Omnibox Mobile
Le novità non si fermano qui. Google ha infatti confermato piani precisi per replicare la stessa logica del chip anche sull’esperienza mobile. Presto, quindi, non sarà necessario aprire una nuova scheda per accedere alla AI Mode: l’accesso sarà integrato direttamente nell’omnibox dello smartphone.
Questa integrazione rappresenterà il culmine della strategia di semplificazione. Le ricerche in AI Mode saranno letteralmente a portata di tocco in qualsiasi momento, senza dover abbandonare la pagina web che si sta visitando. Sebbene l’azienda non abbia ancora divulgato un calendario preciso per il rollout completo di questa funzionalità, le previsioni indicano che la sua implementazione avverrà nel più breve tempo possibile, coerentemente con l’aggressiva roadmap AI di Google.
L’orientamento di Big G verso l’intelligenza artificiale appare ormai inequivocabile. Questo percorso è testimoniato non solo dalle funzioni lanciate ufficialmente, ma anche dalle numerose sperimentazioni interne, come i test per pulsanti dedicati a funzionalità denominate in codice Nano Banana e Deep Search. L’intenzione è trasparente: normalizzare l’uso dell’AI, rendendola un compagno di navigazione irrinunciabile e facilitando la scoperta e l’utilizzo regolare delle sue numerose offerte, da Search a Gemini, all’interno del browser Chrome.
