La fortunata applicazione di messaggistica rilevata qualche tempo fa da Facebook, ha ormai una diffusione pressoché ubiquitaria sul pianeta, il che è senza dubbio positivo, vista la possibilità di comunicare rapidamente anche ai capi opposti del mondo. Tra le funzioni più interessanti messe a disposizione dagli sviluppatori di WhatsApp c’è sicuramente la possibilità di ridurre all’osso i contatti con numeri “sgraditi”. In che modo? Semplicemente bloccandoli.
Il blocco di un contatto determina la sua impossibilità a vedere gli aggiornamenti di stato, ultimo accesso e immagine del profilo del “bloccante”; oltre a ciò chi è stato bloccato non avrà più la possibilità di comunicare via chat o tramite chiamate WhatsApp con chi l’ha bloccato. Insomma, un ottimo modo per salvaguardare la propria privacy in tempi in cui quest’ultima è messa a dura prova. Nella guida di oggi, secondo la regola del “chi la fa, l’aspetti”, vedremo com’è possibile capire se si è stati bloccati su WhatsApp.
Capire se si è stati bloccati su WhatsApp direttamente dall’app
WhatsApp non rivela, per ragioni della già citata privacy, eventuali blocchi da parte di contatti presenti in rubrica, per questo motivo per saperne di più è necessario affidarsi ad alcuni escamotages. Vediamoli insieme!
- Controllare data e ora dell’ultimo accesso: la funzione che rileva (segnalando i dati proprio sotto al nome del contatto) data e ora dell’ultimo accesso, potrebbe essere un ottimo indicatore di blocco. Se infatti l’ultimo accesso dell’utente risulta essere molto lontano nel tempo, è possibile che abbia deciso di tagliarvi fuori dai propri aggiornamenti. È tuttavia importante specificare che la funzione “Ultimo accesso” può essere disattivata in modo da evitare di pubblicare queste informazioni. Tra l’altro, laddove si fosse deciso di oscurare il proprio ultimo accesso, non si vedrebbe neppure quello degli altri contatti, per questo motivo prima di saltare a conclusioni è opportuno verificare di non aver attivato questa funzione (tramite la sequenza: Impostazioni > Account > Privacy > Ultimo accesso).
- Stato “Online” del contatto: altro metodo “artigianale” per capire se si è stati bloccati su WhatsApp è quello di cercare di visualizzare lo stato “online” (visibile sotto il nome) di un contatto quando quest’ultimo ha aperto l’applicazione sul proprio smartphone. Come ben si potrà intendere questo metodo è ancora più aleatorio del precedente visto che pone le sue basi sulla fortuna di trovarsi online proprio nello stesso momento in cui lo è anche il contatto di interesse.
- Mancata risposta alle chiamate su WhatsApp: nel caso in cui si tentasse di telefonare ripetutamente ad un contatto tramite l’app e questo non rispondesse, al netto di eventuali problemi di connessione, è molto probabile che siate stati bloccati. Il contatto bloccante non riceverà alcuna notifica per le chiamate in entrata e quindi, ovviamente, non risponderà.
- Comparsa dell’immagine del profilo di default di WhatsApp: elemento fortemente indicativo di blocco è la comparsa dell’immagine di profilo offerta da WhatsApp di default (quella con l’omino stilizzato, per intenderci). Sebbene questo fattore sia suggestivo di un eventuale blocco, non può essere considerato un elemento di certezza poiché il ritorno all’immagine di default potrebbe essere dovuto anche alla eliminazione di profilo ed app da parte del contatto.
- Analisi dei segni di spunta: last but not least, la valutazione attenta dei segni di spunta potrebbe risolvere il dilemma. In che modo? Una volta inviato il messaggio, verrà restituita una piccola spunta (visibile alla destra della stringa) che indica l’invio; tipicamente, se il messaggio viene correttamente consegnato, al primo checkmark se ne affianca un secondo. Nel caso in cui si fosse stati bloccati dal contatto in questione, questo secondo tick non comparirebbe. (N.B. La comparsa delle spunte ha solo parzialmente a che vedere con la funzione “conferma di lettura” che è connotata dalla comparsa del colore blu su quegli stessi check e che può essere disattivata come discusso nella nostra guida dedicata a trucchi e segreti di WhatsApp.)
Capire se si è stati bloccati su WhatsApp mediante la creazione di un gruppo
Oltre alle tecniche appena citate che consentono solo di ipotizzare un eventuale blocco da parte di uno o più contatti di interesse, è possibile mettere in pratica un’altra verifica. Prima di descriverla nei dettagli è importante chiarire fin da subito che questa potrebbe farvi scoprire dal contatto che state testando.
La strategia che vi proponiamo, infatti, prevede la creazione di una chat di gruppo alla quale si dovrà tentare di aggiungere il contatto che riteniamo ci abbia bloccato. Nel caso in cui il blocco sia davvero stato applicato, al tentativo di aggiunta al gruppo, WhatsApp restituirà un messaggio inequivocabile; se invece il contatto non avesse applicato nessun blocco sul nostro numero, questo verrebbe effettivamente aggiunto ad una chat di gruppo della quale, eventualmente, si dovrà dare conto.
Chiunque si sentisse di seguire comunque questa procedura dovrà seguire i seguenti passi:
- Accedere a WhatsApp ed effettuare un tap sul tasto Menu > Nuovo gruppo;
- Una volta reindirizzati alla rubrica, scorrere fino al contatto che si ritiene ci abbia bloccati e selezionarlo;
- Inserire un oggetto (ad esempio “Test“) e premere sul pulsante verde con checkmark per creare il gruppo;
- Se il contatto ci ha realmente bloccati, WhatsApp restituirà il messaggio “Impossibile aggiungere il contatto“.
- Per operare un’ulteriore verifica è possibile accedere al gruppo appena creato e tentare di forzare l’aggiunta del contatto seguendo questa sequenza: accesso al gruppo > tasto Menu > Info gruppo > Aggiungi contatto (icona in alto a destra recante un omino stilizzato affiancato dal simbolo +) > selezionare il contatto dalla rubrica e confermare. In caso di blocco WhatsApp restituirà ancora una volta il messaggio “Impossibile aggiungere *nome contatto*“.
Un metodo senza dubbio efficace anche se, come anticipato, potrebbe esporre a qualche momento imbarazzante laddove ci si dovesse trovare nella necessità di dare spiegazioni ad un contatto che non ci ha bloccati e che quindi si vedrebbe aggiunto ad un gruppo senza motivo.
Conclusione
Insomma, capire se si è stati bloccati su WhatsApp non è semplice, tuttavia mettendo in pratica questi semplici trucchi sarà possibile fugare qualche dubbio in merito. Per altri interessanti guide su WhatsApp e sul mondo della telefonia date un’occhiata al nostro portale e lasciate un Like alla pagina Facebook di PhoneToday!