Le ultime immagini spia rivelano per la prima volta i dettagli del design del nuovo SUV elettrico Bentley, un modello che andrà a posizionarsi al di sotto della Bentayga nell’offerta del celebre marchio britannico. Dopo i primi test condotti su muletti camuffati, i prototipi mostrano ora una carrozzeria più definita, con una griglia frontale scolpita e le caratteristiche quattro ottiche, sebbene ancora in forma provvisoria. Le proporzioni appaiono più compatte e slanciate, segnando una chiara distanza dalla sorella maggiore e puntando ad attrarre una nuova fascia di clientela nel segmento dei SUV elettrici di lusso. L’atteso debutto è previsto per il 2026, con un prezzo di ingresso che, secondo le indiscrezioni, si aggirerà attorno ai 140.000 euro, una soglia significativamente più accessibile rispetto ai 187.000 euro richiesti per l’ammiraglia Bentayga.
Il design del nuovo SUV elettrico Bentley prende forma
I prototipi immortalati dai fotografi spia segnalano una fase avanzata dello sviluppo. A differenza delle prime vetture avvistate, basate su telai della Porsche Cayenne elettrica e completamente prive di elementi riconoscibili, questi nuovi esemplari iniziano a svelare il linguaggio stilistico della Casa di Crewe. La griglia anteriore presenta un effetto tridimensionale più marcato, i parafanghi appaiono massicci e le linee generali della carrozzeria, sebbene ancora parzialmente celate da pellicole mimetiche, suggeriscono un profilo scolpito e dinamico. Anche la silhouette complessiva conferma l’intento di proporre un modello dalle dimensioni più contenute rispetto alla Bentayga, un elemento chiave per differenziare l’offerta e conquistare acquirenti alla ricerca di un veicolo elettrico di lusso ma dalle forme più agili.
La piattaforma e le tecnologie della Volkswagen Group
Il cuore tecnologico del futuro SUV Bentley sarà la piattaforma PPE (Premium Platform Electric) del Gruppo Volkswagen, la stessa che verrà adottata dalla prossima generazione elettrica della Porsche Cayenne. Questa architettura condivisa garantirà l’accesso alle più avanzate tecnologie del gruppo in termini di infotainment, sistemi di guida assistita e soluzioni per la ricarica. È infatti attesa l’integrazione della ricarica wireless, già prevista per altri modelli di punta del conglomerato tedesco. Per quanto riguarda la batteria, le ipotesi più accreditate parlano di un pacco da 108 kWh, in grado di garantire un’autonomia compresa tra i 500 e i 550 km secondo il ciclo di omologazione WLTP. Tuttavia, si tratta di stime preliminari che potrebbero essere perfezionate in vista del lancio ufficiale.
Elementi di design provvisori e possibili ispirazioni
Nonostante i progressi, è importante sottolineare che i prototipi attualmente in circolazione presentano diverse soluzioni chiaramente provvisorie. I fari anteriori, che sembrano richiamare lo schema a quattro ottiche iconico del marchio, sono in realtà elementi finti applicati sulla carrozzeria con l’intento di fuorviare gli osservatori. Anche i gruppi ottici posteriori, sebbene ricordino la firma luminosa della Bentayga, mostrano una disposizione asimmetrica e non definitiva. Gli esperti del settore ritengono che il design finale del modello potrebbe attingere a piene mani dalle soluzioni stilistiche anticipate dal concept car EXP 100 GT, che ha delineato la visione della Bentley per la mobilità elettrica e di lusso del futuro, caratterizzata da linee fluide e una calandra riproposta in versione digitale.
Il mistero sul nome: tra vulcani e leggende automobilistiche
Uno degli interrogativi più affascinanti riguarda la denominazione che la Bentley sceglierà per questo modello cruciale. La Casa ha recentemente depositato due possibili nomi: Mayon e Barnato. Il primo, Mayon, prende il nome da un vulcano attivo nelle Filippine, seguendo la filosofia che ha portato al nome Bentayga, ispirato a un picco roccioso nelle Isole Canarie. La seconda opzione, Barnato, rappresenterebbe invece un tributo alla storia gloriosa del marchio, omaggiando Woolf Barnato, pilota leggendario, tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e figura di spicco della mitica epoca dei Bentley Boys. La scelta del nome non è mai casuale per un costruttore come Bentley, e rifletterà il posizionamento e l’identità che si intende comunicare al pubblico.
Il lancio ufficiale sul mercato è calendarizzato per il 2026, ma non è da escludere un’anteprima già nel corso del prossimo anno, magari sotto forma di concept car o di una presentazione mondiale ad alto impatto mediatico. L’obiettivo della Bentley è chiaro: entrare con forza nel segmento in forte crescita dei SUV elettrici di lusso, proponendo un veicolo che mantenga intatto il DNA di artigianalità, prestazioni e raffinatezza del marchio, ma che sia al contempo in grado di dialogare con una nuova generazione di clienti, sempre più sensibile ai temi della sostenibilità, della connettività e dell’innovazione tecnologica, senza trascurare l’aspetto di un prezzo di ingresso più competitivo.