In Belgio, la pirateria digitale riceve un durissimo colpo. Dopo il ricorso di DAZN e 12th Player, la Corte Commerciale di Bruxelles ha emesso una sentenza storica: tutti i servizi IPTV illegali e i siti di streaming pirata sportivo saranno bloccati direttamente dai provider internet (ISP). La decisione impone agli ISP di impedire l’accesso a queste piattaforme, pena una multa giornaliera fino a 100.000 euro.
Anche DNS come Google e Cloudflare dovranno bloccare l’accesso
Non solo i provider: il blocco coinvolge anche i principali servizi DNS globali come Google, Cisco e Cloudflare, che dovranno disattivare l’accesso ai domini incriminati. Questo significa che cambiare DNS non sarà più una scappatoia per aggirare i blocchi.
La mancata ottemperanza all’ordine da parte di questi attori comporterà sanzioni giornaliere molto severe, fino a 100.000 euro.
Secondo le autorità belghe, è giunto il momento di tutelare i diritti televisivi sportivi e porre fine a un fenomeno che genera perdite miliardarie per le emittenti ufficiali.
Blocco dinamico: nessuna fuga per i siti mirror
Una delle misure più innovative previste dalla sentenza è il blocco dinamico dei siti mirror. Proprio come avviene in altri paesi, anche in Belgio i siti pirata cambiano rapidamente URL per eludere le restrizioni.
Con il nuovo sistema, qualsiasi copia (mirror) di un sito pirata sarà bloccata in tempo reale, non appena identificata. Questo meccanismo è già stato applicato: più di 100 siti di streaming illegali e 5 grandi servizi IPTV sono stati chiusi sabato scorso, in concomitanza con l’avvio dei Play-Off della Pro League belga.
Giovani e pirateria: un terzo degli utenti tra 16 e 24 anni guarda eventi sportivi illegalmente
Secondo un report pubblicato da DAZN, il 33% dei giovani belgi tra i 16 e i 24 anni guarda eventi come Premier League, MMA, boxe e il campionato belga attraverso streaming illegali o IPTV pirata.
Questo fenomeno, sottolinea la piattaforma, comporta una perdita annuale stimata in 180 milioni di sterline per le emittenti legittime.
DAZN ha definito la sentenza come “una vittoria concreta nella lotta contro la pirateria di contenuti”.
Cosa succede ora: un precedente importante anche per altri paesi?
Il provvedimento del tribunale belga potrebbe rappresentare un precedente importante per tutta l’Unione Europea. Se adottato da altri paesi, potrebbe portare a una stretta internazionale sulla pirateria IPTV e sugli streaming illegali di eventi sportivi.
Le autorità belghe si dicono pronte a monitorare costantemente il traffico web e a collaborare con le piattaforme ufficiali per bloccare in modo immediato ogni nuovo tentativo di elusione. La battaglia contro la pirateria è ancora lunga, ma il modello belga potrebbe essere un esempio da seguire.