Fino a poco tempo fa, le auto termiche con potenze tra i 150 e i 200 cavalli erano considerate ad alte prestazioni e portavano con sé sigle prestigiose come GTi, Type R o S. Oggi, l’era delle auto elettriche sta cambiando radicalmente questo scenario, portando livelli di potenza prima impensabili per vetture di serie. Ma perché? E ha davvero senso spingersi così in alto?
La rivoluzione elettrica
Le auto elettriche, anche quelle compatte, partono già da potenze di 150-200 cavalli. Modelli come la Tesla Model S Plaid o la Lucid Air sfiorano le prestazioni di una vettura di Formula 1, mentre la Tesla Model 3, la meno potente della gamma, offre 325 cavalli e una coppia paragonabile a un motore V8 4.2 aspirato. Ciò che le elettriche hanno reso possibile è la democratizzazione di potenza, coppia e prestazioni: mai prima d’ora chi non aveva un reddito elevato poteva accedere a performance simili.
L’importanza della coppia
La vera rivoluzione sta nella coppia, disponibile fin dai primi giri e in quantità abbondanti. In un motore termico, ottenere elevata coppia richiede cilindrate importanti, sovralimentazione o entrambe, con costi proibitivi. Nelle elettriche, basta aggiungere un motore sull’altro asse per incrementarla ulteriormente. La coppia è fondamentale perché determina l’elasticità del motore e la capacità di accelerazione intermedia, come nei sorpassi o in ripresa da 30 a 70 km/h.
Confronto tra termiche ed elettriche
Ecco un confronto tra alcuni modelli termici ed elettrici, valutando la potenza erogata a 1.500 giri/min:
- VW up! 1.0 (75 CV): 14 CV
- VW e-up! (82 CV): 44,9 CV
- Nissan Qashqai 1.3 DiG-T (158 CV): 49,1 CV
- Nissan Leaf (150 CV): 68,4 CV
- Mercedes-Benz E63 AMG (612 CV): 145 CV
- Mercedes-Benz EQE 53 AMG (625 CV): 203 CV
- Porsche Taycan Turbo S (762 CV): 224 CV
Quanta potenza serve davvero?
Non esiste una risposta univoca, ma possiamo analizzare alcuni scenari. Prendiamo come riferimento la potenza necessaria per mantenere una velocità costante di 130 km/h, tipico limite autostradale, e quella richiesta per raggiungere la velocità massima di ciascun modello elettrico.
Potenza necessaria a 130 km/h
- Peugeot e-208 (136 CV): 51 CV
- VW ID.3 (204 CV): 56 CV
- Tesla Model 3 Performance (513 CV): 51 CV
- Porsche Taycan Turbo S (762 CV): 61 CV
Potenza necessaria alla velocità massima
- Peugeot e-208 (150 km/h): 69 CV
- VW ID.3 (160 km/h): 87 CV
- Tesla Model 3 Performance (261 km/h): 245 CV
- Tesla Model S Plaid (322 km/h): 456 CV
Il problema della frenata
Alte potenze e coppie sono indubbiamente vantaggiose, ma pongono una sfida cruciale: la frenata. Le elettriche sono veloci ma anche pesanti, e questo richiede sistemi frenanti avanzati. Oltre ai freni tradizionali, c’è il freno motore, che gestisce decelerazioni fino a 0,3G. Tuttavia, la calibrazione tra i due sistemi è complessa e il peso elevato rende necessari materiali come i freni in carbonio-ceramica, ancora troppo costosi per un uso diffuso.
Le auto elettriche hanno portato prestazioni da supercar alla portata di molti, grazie alla semplicità dei motori elettrici e alla facilità con cui si può aumentare la potenza. Tuttavia, il peso elevato e le limitazioni aerodinamiche pongono interrogativi sull’effettiva necessità di potenze così estreme. Forse, con l’evoluzione delle batterie e la riduzione del peso, assisteremo a un ritorno a livelli di potenza più ragionevoli. Dopotutto, chi ha davvero bisogno di 1.000 cavalli su strada?