Il mercato automobilistico europeo sta vivendo una rivoluzione silenziosa con l’arrivo di sempre più marchi cinesi. BYD, NIO, Jaecoo & Omoda, Geely e altri stanno conquistando spazio, sfatando il pregiudizio sulla scarsa qualità che li accompagnava anni fa. A certificare questo cambiamento è l’ADAC, che ha testato diversi modelli cinesi, riscontrando standard costruttivi e di sicurezza molto elevati. Tuttavia, permangono alcune criticità, soprattutto nei sistemi di assistenza alla guida e nell’assistenza post-vendita.
La qualità delle auto cinesi secondo l’ADAC
L’ADAC sottolinea come molti modelli cinesi, soprattutto elettrici, abbiano raggiunto livelli di qualità paragonabili a quelli dei concorrenti europei più affermati. Le batterie offrono un’autonomia competitiva e le dotazioni di serie sono generalmente buone. Tutti i modelli testati hanno ricevuto una valutazione complessiva di “buono” e sono stati quindi “consigliati” dall’ente tedesco.
Tra i marchi che si sono distinti c’è NIO, con quattro auto su sei testate che hanno ottenuto punteggi molto alti. Tuttavia, i prezzi elevati (tra 50.000 e 95.000 euro) rendono questi modelli poco accessibili al grande pubblico, limitandone il successo commerciale in Europa. Maggiori speranze sono riposte nella più economica Firefly, attesa a circa 30.000 euro.
Le criticità da risolvere
Nonostante i progressi, l’ADAC ha identificato alcune aree di miglioramento. I sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control adattivo o il mantenimento della corsia, spesso non sono affidabili. Interventi poco accurati degli ADAS e avvisi acustici eccessivi erodono la fiducia degli automobilisti, che finiscono per disattivare queste funzioni.
Anche l’infotainment presenta problemi: interfacce poco chiare, errori di traduzione e bug software sono stati riscontrati su modelli come Aiways, MG Marvel e Wey. In alcuni casi, la radio non funzionava correttamente (Aiways U5 e U6) o il riscaldamento dell’abitacolo era insufficiente (Nio ET7 e EL7, BYD Atto 3 e MG4).
Concessionarie e assistenza: un nodo cruciale
Uno degli aspetti più discussi riguarda la rete di concessionarie e centri di assistenza. In Germania, BYD, GWM, Maxus e MG sono i meglio posizionati, con reti capillari di concessionari multimarca. Tuttavia, la disponibilità dei pezzi di ricambio rimane un problema, con tempi di consegna che possono arrivare a diverse settimane.
XPENG, consapevole di questa criticità, sta valutando di aprire un magazzino di ricambi in Germania per ridurre i tempi di attesa. Una mossa che potrebbe fare scuola tra i marchi cinesi, sempre più determinati a consolidare la propria presenza in Europa.