Nel primo trimestre dell’anno sono stati venduti 81,32 milioni di litri di olio d’oliva, con un incremento del 47,15% rispetto allo scorso anno.
I dati, presentati dall’Associazione Nazionale degli Industriali Imbottigliatori e Raffinatori di Olio, mostrano una crescita ancora più marcata per l’olio extravergine, che raggiunge il +64%.
Si tratta di cifre che potrebbero far pensare a una ripresa del settore dopo anni di crisi, ma la realtà è più complessa.
Un mercato in profondo squilibrio
Nonostante l’aumento delle vendite, il settore dell’olio d’oliva sta affrontando una situazione di forte squilibrio.
Le perdite stimate superano il miliardo di euro e la domanda è così elevata che la campagna corrente non sarà sufficiente a soddisfarla.
Il problema principale riguarda il cosiddetto “enlace”, ovvero le scorte di olio disponibili tra una campagna e l’altra.
L’importanza dell’enlace per la stabilità dei prezzi
L’olio d’oliva è un prodotto annuale e l’enlace rappresenta il cuscinetto che garantisce la disponibilità nei mesi precedenti alla nuova raccolta.
Questo meccanismo è fondamentale per contenere i prezzi ed evitare fluttuazioni eccessive.
Tuttavia, le previsioni indicano che le scorte finali nell’Unione Europea saranno inferiori del 30% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
La situazione in Spagna e in Europa
In Spagna, l’enlace si attesterà al 18%, un dato preoccupante per il mercato interno.
Anche altri paesi produttori come Portogallo e Grecia stanno registrando un calo dell’offerta, rispettivamente del 10% e in diminuzione.
La Commissione Europea stima che le scorte totali nell’UE saranno di circa 371.586 tonnellate, ben al di sotto della media storica.
Prezzi in balia del mercato fino alla prossima raccolta
Fino a quando non saranno noti i dati della prossima campagna, i prezzi dell’olio d’oliva saranno soggetti a forti oscillazioni.
Questa incertezza mette a dura prova sia i produttori che i consumatori, già alle prese con rincari significativi.
Il settore si trova quindi di fronte a una sfida complessa: bilanciare la crescente domanda con una produzione che fatica a tenere il passo.