Apple è stata condannata dalla Russia per non aver rispettato le linee guida russe sull’hosting dei dati dei suoi cittadini.
Un tribunale di Mosca ha multato Apple di 2 milioni di rubli (circa 34mila euro) per essersi rifiutata di conservare i dati dei cittadini russi sul suo territorio. L’azienda che ha già deciso di interrompere la vendita dei suoi prodotti nel Paese – in reazione alla guerra in Ucraina – si sarebbe rifiutata di assecondare le richieste della giustizia russa, si apprende in un rapporto dell’agenzia di stampa Interfax citato Reuters. La mela si trova ora in una situazione di non conformità sul territorio.
Mosca da sola contro i giganti della tecnologia
Dall’invasione russa dell’Ucraina, le grandi aziende tecnologiche sono state riluttanti a soddisfare le richieste russe, in particolare su questioni relative alla censura e al controllo dei dati. Tuttavia, nonostante il categorico rifiuto di Apple in Russia, sembra che la società stia rispettando richieste simili in Cina.
Apple amministra e gestisce una dozzina di data center in tutto il mondo, alcuni dei quali in Cina. A seguito di una modifica della legislazione approvata nel 2016, Apple ha dovuto ospitare tutti i suoi dati utente cinesi nei data center del paese.
Ecco la dichiarazione completa di Apple sulla nostra storia.
Dopo che Apple ha inviato questo, ho lavorato con l’azienda per capire cosa ritenesse sbagliato nella nostra storia e quindi ho apportato modifiche per correggere eventuali informazioni obsolete e per includere la loro vista quando necessario. pic.twitter.com/shwaJkWyAi
—Jack Nicas (@jacknicas) 17 maggio 2021
Un rischio per i dati di Apple in Cina?
Questi server sono amministrati da Guizhou Cloud Big Data (GCBD), società controllata dalla provincia cinese di Guizhou e utilizza in parte il servizio cloud di China Telecom, operatore statale cinese. Apple, tuttavia, afferma di utilizzare le chiavi di crittografia in modo che il governo cinese non abbia accesso ad esse.
Apple è stata oggetto di particolari critiche per la mossa di alcuni sostenitori della privacy che affermano che il governo potrebbe ancora intercettare i dati archiviati in iCloud.
Ma qui, il motivo per cui Apple ha rifiutato la richiesta della Russia sembra avere a che fare con il fatto che il Paese guidato da Vladimir Putin avrebbe avanzato richieste troppo “invasive” per i gusti di Apple, da qui il suo rifiuto in questo caso. preciso.