Secondo fonti interne citate da The Information, Apple avrebbe preso la decisione insolita di sospendere lo sviluppo della seconda generazione di iPhone Air, inizialmente prevista per l’autunno del 2026. Il progetto, già in uno stato avanzato di pianificazione, sarebbe stato “rimosso dal programma” di sviluppo, senza che sia stata fornita una nuova finestra di lancio ai team di ingegneri e ai fornitori coinvolti. Questa mossa, definita “rara, se non senza precedenti” per un prodotto Apple a questo stadio, segna un brusco cambiamento di rotta per la società di Cupertino.
La scelta appare direttamente collegata ai deludenti risultati di vendita dell’attuale iPhone Air, lanciato a settembre 2025 come il modello più sottile e leggero di sempre. L’obiettivo di Apple era quello di offrire una ventata di novità stilistica dopo anni di design sostanzialmente invariati, ma il compromesso tra estetica e funzionalità non sembra essere stato premiato dal pubblico. Il dispositivo, con il suo spessore di appena 5,6 millimetri, ha infatti richiesto alcune rinunce significative che ne hanno limitato l’appeal commerciale.
Produzione ridotta e linee di assemblaggio fermate
Le performance sotto le aspettative hanno spinto Apple a ridimensionare in modo drastico la produzione. Secondo quanto riportato, Foxconn, uno dei principali assemblatori, avrebbe già dismesso le linee dedicate al modello, mantenendone operative solo una e mezza, destinate a chiudere completamente entro la fine di novembre. L’altro partner, Luxshare, avrebbe addirittura interrotto la produzione già a fine ottobre. Questi segnali dalla catena di fornitura indicano una domanda molto più bassa di quanto preventivato.
All’interno di Apple, la comunicazione ufficiale ai team di ingegneri ha confermato la sospensione dello sviluppo dell’iPhone Air 2, pur senza cancellarlo definitivamente. È significativo notare che alcuni gruppi di lavoro e fornitori sarebbero ancora attivi sul progetto, un segnale che l’azienda potrebbe stare valutando un ripensamento complessivo del dispositivo piuttosto che un suo abbandono definitivo.
Il difficile equilibrio tra design e funzionalità
L’iPhone Air di prima generazione rappresenta un notevole sforzo di ingegneria, ma il perseguimento dell’estetica minimalista ha imposto scelte progettuali che ne hanno limitato le caratteristiche. La batteria di capacità ridotta, l’audio mono e, soprattutto, la presenza di una singola fotocamera posteriore hanno rappresentato per molti potenziali acquirenti un passo indietro rispetto agli standard della gamma iPhone. A ciò si è aggiunto un prezzo di partenza di 1.239 euro, che lo collocava a soli 100 euro di distanza dall’iPhone 17 Pro, un modello molto più performante e completo, riducendo ulteriormente la sua attrattiva.
L’iPhone Air è stato realizzato esclusivamente in versione eSIM, senza il tradizionale alloggiamento per la scheda SIM fisica. Anche l’ingresso nel mercato cinese, avvenuto dopo l’approvazione regolatoria di ottobre che ha autorizzato gli operatori locali a supportare ufficialmente l’eSIM, non è riuscito a dare una spinta significativa alle vendite globali del dispositivo.
Un progetto in stand-by, non cancellato
iPhone Air di seconda generazione avrebbe dovuto introdurre una serie di miglioramenti sostanziali per ovviare alle carenze del modello attuale. Tra le voci più ricorrenti si parlava di un corpo ancora più leggero, di una batteria di capacità superiore e dell’adozione di un sistema di raffreddamento a camera di vapore, tecnologia già implementata sugli iPhone 17 Pro. La modifica più attesa era forse l’introduzione di un sistema a doppia fotocamera posteriore, che avrebbe risolto una delle principali lacune segnalate dalla critica e dagli utenti.
Tuttavia, l’integrazione di una batteria più capiente e di una camera di vapore renderebbe tecnicamente più difficile mantenere lo stesso spessore ultra-ridotto. Per questo motivo, molti osservatori ritengono che Apple potrebbe essere costretta a ripensare radicalmente il design, anche a costo di abbandonare parte dell’estetica originale che ha definito il primo modello. The Information suggerisce che il dispositivo sia in una fase di revisione profonda e che un suo eventuale rilancio potrebbe slittare almeno alla primavera del 2027.
La nuova roadmap ipotizzata per iPhone 18
Con la sospensione di iPhone Air 2, la pianificazione di Apple per il 2026 e il 2027 subisce un riassetto. La nuova roadmap interna prevederebbe ora un doppio ciclo di rilascio per la futura gamma iPhone 18. Nell’autunno del 2026 sono attesi i modelli top di gamma, ovvero iPhone 18 Pro e iPhone 18 Pro Max, insieme al debutto del primo iPhone pieghevole. I modelli standard, iPhone 18 e iPhone 18e, sarebbero invece programmati per i primi mesi del 2027. È proprio in questa seconda finestra di lancio che Apple potrebbe tentare di ricollocare il rinnovato iPhone Air, qualora il progetto venisse riconfermato.
Questa decisione di Apple solleva interrogativi sulla strategia dei nomi dei prodotti. La scelta del suffisso “Air” è storicamente associata a dispositivi che privilegiano la leggerezza e la portabilità, come il MacBook Air, ma che non hanno mai comportato compromessi così evidenti sulle funzionalità core. Il caso dell’iPhone Air potrebbe indicare che, per lo smartphone moderno, considerato un dispositivo universale, il confine oltre il quale il design compromette l’esperienza d’uso è più sottile del previsto. La pausa forzata dello sviluppo suggerisce che Apple intende trovare una nuova formula in grado di conciliare l’innovazione estetica con le aspettative, ormai consolidate, degli utenti.
