Con il cinquantesimo anniversario della sua fondazione in programma per il 1° aprile 2026, Apple sta pianificando una strategia di prodotto particolarmente ricca per la prima metà dell’anno. Secondo le analisi di settore, l’azienda di Cupertino sfrutterà questa pietra miliare per presentare una gamma di dispositivi aggiornati, puntando a consolidare la sua leadership tecnologica. Tra i prodotti più attesi figurano l’iPhone 17e, un nuovo iPad mini con display OLED e i MacBook Air equipaggiati con il potente chip M5, in un periodo che promette di unire innovazione e celebrazione.
iPhone 17e: la strategia AI a basso costo prende forma
L’evoluzione della linea di smartphone economici di Apple dovrebbe concretizzarsi con l’iPhone 17e. Questo modello si posizionerà come il successore diretto dell’iPhone 16e, introdotto all’inizio del 2025 per rimpiazzare definitivamente la serie iPhone SE. La strategia per la famiglia “e” appare orientata a un ciclo di aggiornamenti annuale, in netto contrasto con i rilasci sporadici che caratterizzavano il modello SE, per allinearsi perfettamente al ritmo della gamma principale di iPhone. Le previsioni collocano il suo debutto nella primavera del 2026, con un lancio a febbraio qualora Apple decidesse di aderire a una rigorosa cadenza annuale.
Le specifiche tecniche ipotizzate parlano di un display da 6,1 pollici, leggermente più contenuto rispetto ai 6,3 pollici previsti per l’iPhone 17. Esiste anche la possibilità che l’azienda riutilizzi il pannello dell’attuale iPhone 16e. L’adozione di un nuovo schermo comporterebbe un’innovazione estetica e funzionale importante: l’integrazione della tecnologia Dynamic Island, che segnerebbe l’abbandono definitivo del notch. Dal punto di vista delle prestazioni, l’iPhone 17e dovrebbe beneficiare del chip A19, un salto generazionale rispetto all’A18 del suo predecessore. Questo passaggio garantirebbe un incremento di potenza e, grazie all’impiego di acceleratori neurali nella GPU, potrebbe trasformare il dispositivo in un concentrato di intelligenza artificiale, offrendo una valida opzione a basso costo per i consumatori che desiderano accedere a queste tecnologie avanzate.
iPad: focus su potenza e nuovo display OLED per il mini
Per quanto riguarda il segmento tablet, gli aggiornamenti per iPad e iPad Air sono avvolti da minore certezza. Una delle ipotesi più plausibili prevede un potenziamento delle performance attraverso l’adozione di processori di nuova generazione: il chip A18 per l’iPad standard e il chip M4 per l’iPad Air. La scarsità di indiscrezioni suggerisce che non vi saranno cambiamenti hardware di rilievo; i nuovi modelli conserveranno con ogni probabilità l’aspetto delle versioni attuali.
Una storia completamente diversa riguarda l’iPad mini, per cui si attende un’ottava generazione ricca di novità. Le voci descrivono un dispositivo tascabile di grande potenza, con un balzo prestazionale notevole dal chip A17 Pro al chip A19 Pro, lo stesso che si presume alimenti la serie iPhone 17 Pro. Il cambiamento più importante e visibile sarebbe l’adozione di un display OLED nel corso del 2026. Il futuro iPad Air, invece, dovrebbe ricevere la stessa tecnologia di visualizzazione non prima del 2027. Un lancio primaverile collocherebbe il nuovo iPad mini 8 a circa 18 mesi di distanza dal modello precedente, un intervallo temporale coerente con le strategie di aggiornamento di Apple.
MacBook Air M5 e il rebus MacBook Pro
Nel mondo Mac, l’introduzione del processore M5 sul MacBook Pro da 14 pollici entry-level apre la strada alla sua diffusione su altri modelli. Il MacBook Air è il principale candidato a ricevere il chip M5 nel corso del 2026. Alcuni identificativi di prodotto, portati alla luce a luglio, indicano che il nuovo MacBook Air con M5 dovrebbe arrivare all’inizio del 2026. Apple dovrebbe mantenere l’offerta di modelli da 13 e 15 pollici, e anche in questo caso l’aggiornamento si configurerebbe principalmente come un potenziamento delle specifiche. Si parla dell’arrivo di versioni con display OLED, ma la loro concretizzazione richiederà di attendere almeno fino al 2028.
La situazione del MacBook Pro appare più complessa. La programmazione tipica di Apple prevede il lancio delle varianti M5 Pro e M5 Max alcuni mesi dopo il debutto del chip M5 base, il che renderebbe plausibile un aggiornamento in primavera. Tuttavia, questa previsione si scontra con le voci insistenti su un rinnovamento completo del MacBook Pro previsto per la fine del 2026, in concomitanza con il 50° anniversario. Questo secondo aggiornamento potrebbe includere un telaio ridisegnato e, forse, un display OLED, spinto dalla generazione di chip M6. La prospettiva di lanciare un aggiornamento minore all’inizio dell’anno per poi presentare una riprogettazione totale pochi mesi dopo appare commercialmente rischiosa. Esiste la possibilità che Apple scelga di saltare del tutto l’aggiornamento intermedio con M5 Pro e Max per concentrarsi direttamente sul grande rinnovamento di fine anno.
Desktop e accessori: Mac mini, Mac Studio e nuovi monitor
Per i computer desktop, Mac mini e Mac Studio, le informazioni sono più frammentarie, ma l’ipotesi di un aggiornamento con la famiglia di chip Apple M5 è la più accreditata. Indizi provenienti da macOS Tahoe suggeriscono che entrambi i modelli potrebbero arrivare nell’estate del 2026. Se le configurazioni attuali fossero mantenute, potremmo vedere un Mac mini con opzioni M5 e M5 Pro, e un Mac Studio con M5 Max. La fascia più alta, con il chip M5 Ultra, potrebbe per il momento rimanere legata alla generazione M3.
Sebbene il report non menzioni esplicitamente i monitor, precedenti analisi avevano fatto riferimento a un paio di nomi in codice per display attesi nella primavera del 2026. Si pensava che uno di questi potesse essere uno Studio Display di nuova generazione, con il passaggio dalla retroilluminazione LED a quella miniLED. I due nomi in codice potrebbero indicare due diverse dimensioni, forse un modello da 27 pollici e uno più grande da 32 pollici. Si è parlato di una risoluzione fino a 7K, con il supporto per ProMotion e Thunderbolt 5.
La grande scommessa sulla domotica: debutta lo smart display
Apple sembra preparare un’importante spinta nel settore della domotica. I piani dell’azienda per la casa intelligente prenderanno forma tra marzo e aprile con il lancio del suo primo smart display. Il dispositivo sarà disponibile in versioni con base per speaker e per montaggio a parete, e servirà a preparare il terreno per prodotti futuri come le telecamere smart. Il suo arrivo dovrebbe coincidere con l’introduzione della nuova versione dell’assistente vocale Siri.
Le indiscrezioni principali si concentrano sullo schermo intelligente, descritto come un device con un aspetto simile a un iPad, progettato per fungere da hub di controllo domestico. Una fuga di notizie di giugno ha menzionato una risoluzione di 2.176 pixel, che potrebbe corrispondere a dimensioni simili a quelle di iPad mini. Tra le specifiche tecniche figurano una fotocamera e un microfono integrati, un chip A18, 8 GB di memoria e la connettività tramite gli standard Thread e Matter per la comunicazione con l’hardware della smart home. Questo lancio segnerebbe l’ingresso ufficiale di Apple in un mercato competitivo, ma strategicamente cruciale per il futuro dell’ecosistema dei dispositivi connessi.
