Secondo fonti vicine alla società di Cupertino, Apple starebbe pianificando una rivoluzione epocale nella sua strategia di lancio degli iPhone, abbandonando il tradizionale evento annuale autunnale che ha caratterizzato il brand per oltre un decennio. Un rapporto di Mark Gurman di Bloomberg, pubblicato nella sua newsletter Power On, indica che l’azienda potrebbe suddividere il lancio degli iPhone del 2026 in due fasi separate, segnando la più significativa deviazione dalla consolidata strategia di rilascio finora adottata.
Il nuovo piano, che rappresenterebbe un cambiamento radicale, prevedrebbe il debutto iniziale dei modelli premium. L’iPhone 18 Pro e i nuovi dispositivi a design pieghevole manterrebbero la tempistica tradizionale di settembre, arrivando sul mercato in autunno. Successivamente, circa sei mesi dopo, nella primavera del 2027, farebbero il loro esordio i modelli base e una presunta variante denominata iPhone 16e.
Questa mossa segnerebbe l’abbandono del lancio unico annuale di settembre, un appuntamento fisso che Apple ha mantenuto a partire circa dal 2011 e che è diventato sinonimo dell’identità del marchio stesso. L’evento di settembre, con la sua aura di spettacolarità e attesa, è un caposaldo del marketing Apple, e il suo superamento costituisce una svolta di notevole portata.
Le Ragioni di una Svolta: Logica Commerciale e Vantaggi Operativi
Al di là dell’impatto simbolico, il cambiamento trova una sua precisa giustificazione nella logica commerciale. Distribuire i lanci su periodi diversi dell’anno permetterebbe ad Apple di alleviare la pressione operativa sulla sua complessa catena di fornitura, un sistema che viene messo a dura prova dalla produzione e distribuzione simultanea di milioni di dispositivi in poche settimane.
Inoltre, questa strategia consente di mantenere vivo l’interesse dei consumatori per un periodo più lungo, offrendo novità in momenti distinti del ciclo annuale. Non si tratta di un’idea del tutto nuova nel settore: molti produttori di dispositivi Android hanno già adottato con successo un approccio simile, suddividendo i lanci delle loro linee di prodotti.
I vantaggi si estendono anche alla gestione delle risorse di marketing e manifatturiere, che potrebbero essere distribuite in modo più omogeneo, evitando picchi di lavoro intensissimo concentrati in un’unica stagione. Dal punto di vista finanziario, un flusso di entrate più costante durante l’anno, anziché concentrato quasi interamente nel trimestre autunnale, rappresenta un obiettivo attraente per qualsiasi azienda, Apple inclusa.
Impatto sul Mercato e sui Consumatori
Per i consumatori, questa nuova roadmap potrebbe tradursi in una maggiore flessibilità nella scelta del momento per l’aggiornamento del proprio dispositivo. I modelli base, lanciati in un momento separato, potrebbero beneficiare di migliorie più mirate e di una attenzione marketing dedicata, senza essere oscurati dall’annuncio simultaneo delle versioni Pro, che tradizionalmente rubano la scena con le loro innovazioni più avanzate.
Con questo approccio a due fasi, Apple potrebbe potenzialmente lanciare da cinque a sei modelli di iPhone differenti ogni anno, coprendo una gamma di prezzi e di funzionalità più ampia e segmentata, rispondendo con maggiore agilità alle esigenze di mercato.
Tuttavia, permangono diversi interrogativi sull’effettiva implementazione di questa strategia. La domanda cruciale è se i clienti sarebbero disposti ad attendere sei mesi per l’acquisto dei modelli base dopo il debutto delle varianti Pro. È inoltre lecito chiedersi se questa suddivisione potrebbe generare confusione nei cicli di aggiornamento dei prodotti, creando due momenti di picco distinti nell’anno.
Anche i partner commerciali, come gli operatori di telefonia e i rivenditori, dovrebbero adattare le loro strategie promozionali, tradizionalmente sincronizzate con il singolo, potente evento di lancio autunnale. L’efficacia di questa potenziale rivoluzione dipenderà dalla capacità di Apple di gestire la transizione e di comunicare con chiarezza i nuovi tempi al suo pubblico. La risposta definitiva, come spesso accade, arriverà solo con il tempo e l’esperienza diretta sul mercato.
