La rappresentante repubblicana Kat Cammack ha presentato una proposta di legge che potrebbe rivoluzionare il mercato delle applicazioni mobili.
Il disegno di legge, chiamato App Store Freedom Act, mira a promuovere la concorrenza e proteggere sia i consumatori che gli sviluppatori nel settore delle app.
La normativa colpirebbe in particolare gli operatori di store con oltre 100 milioni di utenti negli Stati Uniti, un chiaro riferimento ad Apple e Google.
Cosa prevede la proposta di legge
Il testo legislativo introduce diverse misure significative per ridurre il controllo dei grandi operatori sugli store digitali:
- Possibilità per gli utenti di installare store di terze parti e impostarli come predefiniti
- Obbligo per gli sviluppatori di poter utilizzare sistemi di pagamento alternativi
- Accesso paritario a interfacce, funzionalità e strumenti di sviluppo senza costi aggiuntivi
- Diritto degli utenti di rimuovere o nascondere app preinstallate
Le violazioni della normativa comporterebbero sanzioni da parte della Federal Trade Commission, con multe civili fino a 1 milione di dollari per ogni infrazione.
Le motivazioni della proposta
Secondo Kat Cammack, gli store dominanti hanno esercitato un controllo eccessivo sul mercato:
“Gli store di app dominanti hanno controllato i dati dei clienti e costretto i consumatori a utilizzare i servizi di pagamento proprietari”, ha dichiarato la rappresentante.
Questa situazione avrebbe portato a prezzi più alti per i consumatori e pratiche anticoncorrenziali che hanno limitato l’innovazione nel settore.
La proposta arriva in un momento di crescente attenzione normativa sulle pratiche degli store digitali.
Sia Apple che Google si trovano già sotto esame in diverse giurisdizioni per le loro politiche sugli store e sui sistemi di pagamento.
L’Unione Europea ha recentemente approvato il Digital Markets Act, che contiene disposizioni simili per aprire il mercato delle app.