Google ha rilasciato ieri la seconda beta di Android 16 QPR1, introducendo diverse novità e migliorie funzionali ed estetiche.
Tra le principali novità spicca il supporto in anteprima per i display esterni, ma non è tutto: il team di Mountain View ha lavorato anche sulla schermata di blocco e sulla barra di ricerca del launcher dei Pixel.
Queste modifiche rappresentano un’evoluzione del redesign già visto nella prima beta, con particolare attenzione alla pulizia grafica e all’usabilità.
Schermata di blocco più pulita e intuitiva
Una delle novità più evidenti riguarda la sezione “notifiche visualizzate”, già introdotta nella prima beta ma ora ulteriormente affinata.
La “pillola” che contiene le icone delle app che hanno inviato notifiche è stata resa trasparente, contribuendo a una migliore integrazione con lo sfondo e a una schermata di blocco più ordinata.
Come mostrato dalle immagini diffuse da 9to5google.com, questo cambiamento dona un aspetto più moderno e minimalista all’interfaccia.
Miglioramenti alla barra di ricerca del launcher
Anche la barra di ricerca integrata nel launcher dei Pixel ha ricevuto alcuni ritocchi, sebbene meno evidenti rispetto alla schermata di blocco.
Google sembra puntare a un’esperienza più coerente tra i vari elementi dell’interfaccia, uniformando stili e comportamenti.
Questi aggiustamenti rientrano nella strategia dell’azienda di affinare progressivamente l’esperienza utente attraverso aggiornamenti incrementali.
Supporto ai display esterni in anteprima
La funzionalità più attesa di questa beta è senza dubbio il supporto sperimentale ai display esterni, che apre nuove possibilità di utilizzo per i dispositivi Pixel.
Sebbene ancora in fase di sviluppo, questa feature promette di trasformare gli smartphone in veri e propri hub produttivi quando collegati a monitor esterni.
Gli sviluppatori e gli utenti più esperti potranno già testare in anteprima questa innovazione, contribuendo a perfezionarla prima del rilascio stabile.
Per chi volesse provare queste novità in anteprima, la beta è disponibile attraverso il programma Android Beta, accessibile dal sito ufficiale di Google.
Come sempre, si consiglia di installare queste versioni solo su dispositivi secondari, data la natura sperimentale del software e la possibile presenza di bug.