Google ha rilasciato la seconda beta del Quarterly Platform Release (QPR1) per Android 16, identificata con il codice BP31.250523.006. Questa versione introduce importanti correzioni di bug e un’anteprima dell’esperienza desktop con display connessi, sviluppata in collaborazione con Samsung.
Per scaricare Android 16 QPR1 Beta 2 sul proprio smartphone Pixel è necessario essere iscritti al programma di testing. Solo gli utenti registrati riceveranno l’aggiornamento in modalità OTA (Over-The-Air). Chi è già iscritto al programma vedrà l’update disponibile automaticamente.
Pixel compatibili con la beta
La beta è disponibile per i seguenti modelli di smartphone Pixel:
- Pixel 5a
- Pixel 6 e 6 Pro
- Pixel 6a
- Pixel 7 e 7 Pro
- Pixel 7a
- Pixel Tablet
- Pixel Fold
L’esperienza desktop con display connessi
Una delle novità più interessanti di questa beta è l’anteprima dell’esperienza desktop con display connessi. Google ha lavorato a stretto contatto con Samsung per l’implementazione di questa funzione, che sarà disponibile anche su DeX, la soluzione desktop di Samsung.
Questa funzionalità si basa sulla gestione delle finestre del desktop, in arrivo sui tablet Android 16 entro fine anno. Permette di eseguire più app contemporaneamente, ridimensionando le finestre secondo le proprie esigenze. Si tratta di uno strumento che si integra con lo schermo diviso e le altre funzioni multitasking, senza richiedere l’attivazione di alcuna modalità speciale.
Come funziona l’esperienza desktop
Per avviare una sessione desktop su un display esterno è necessario effettuare un collegamento con lo smartphone tramite DisplayPort. Come spiegato da Google, “il telefono e il display esterno funzionano in modo indipendente e le app sono specifiche per il display su cui vengono eseguite”.
Nella parte bassa dello schermo esterno è presente una barra delle applicazioni che mostra sia le app in esecuzione sia quelle aggiunte dall’utente. È possibile aprire più applicazioni contemporaneamente, ridimensionando ciascuna finestra a proprio piacimento, proprio come avviene su un computer tradizionale.
Questa funzionalità rappresenta un passo avanti significativo nella convergenza tra mobile e desktop, offrendo agli utenti Pixel una maggiore flessibilità nell’utilizzo del proprio smartphone come dispositivo produttivo. L’integrazione con le soluzioni Samsung DeX dimostra inoltre la volontà di Google di creare un ecosistema più interoperabile tra diversi produttori Android.