Le normative europee sulle emissioni e sulla sicurezza informatica stanno cambiando il panorama automobilistico, costringendo molte case a ritirare dal mercato i modelli più sportivi e di nicchia.
L’ultimo annuncio arriva da Honda, che ha deciso di interrompere le vendite della Civic Type R in Europa, citando implicitamente le nuove regole come motivo principale.
Ma non è un caso isolato: negli ultimi anni, diverse sportive iconiche hanno dovuto dire addio al Vecchio Continente.
Il caso Honda Civic Type R e gli altri esempi recenti
Honda ha confermato il ritiro della Civic Type R dal mercato europeo, un modello amato dagli appassionati per le sue prestazioni e il carattere sportivo.
La decisione, come riportato nel comunicato ufficiale, è legata alle sempre più stringenti normative UE, che rendono antieconomico l’aggiornamento di modelli di nicchia.
Ma Honda non è la sola: Porsche, ad esempio, ha già smesso di accettare ordini per la Boxster e la Cayman a causa delle nuove regole sulla cybersecurity.
Anche la Macan endotermica ha dovuto abbandonare il mercato europeo per lo stesso motivo, nonostante non sia tecnicamente una sportiva.
Le difficoltà per i produttori di nicchia
Toyota e Subaru hanno seguito strade simili, ritirando rispettivamente la GR86 e la BRZ, due modelli gemelli apprezzati per la loro guidabilità.
Alpine, invece, ha ottenuto una proroga per la sua A110 grazie allo status di produttore a basso volume, ma anche questa sportiva terminerà la sua carriera nel 2026, lasciando spazio a un futuro elettrico.
Anche la Toyota Supra potrebbe presto uscire di scena, con la possibilità di un ritorno in una versione più elettrificata.
Il futuro incerto delle sportive endotermiche
Con l’entrata in vigore di limiti ancora più severi sulle emissioni e normative sempre più complesse, il futuro delle sportive a motore termico appare sempre più incerto.
Le case automobilistiche sono costrette a scegliere: investire nell’elettrificazione o abbandonare modelli che, pur essendo amati, rappresentano una nicchia di mercato.
A complicare ulteriormente la situazione, alcuni Paesi UE hanno introdotto tasse aggiuntive sulle emissioni, penalizzando ulteriormente le auto sportive.
Il risultato è un mercato che sta lentamente ma inesorabilmente cambiando volto, con sempre meno spazio per le auto pensate per il puro divertimento alla guida.