I sistemi ADAS di ultima generazione stanno rivoluzionando la sicurezza stradale, soprattutto per quanto riguarda le manovre in retromarcia. Dal 7 luglio 2024, tutte le nuove auto immatricolate nell’Unione Europea devono obbligatoriamente essere equipaggiate con dispositivi di rilevamento ostacoli posteriori. L’Automobile Club Svizzero (TCS) ha voluto verificare l’efficacia di questi sistemi, testando otto modelli di diverse categorie e fasce di prezzo.
BMW X3, BYD Seal, Ford Puma, Hyundai IONIQ 5, Mercedes Classe E, Renault 5, Volkswagen Tiguan e Volvo EX30 sono stati sottoposti a prove rigorose per valutare le prestazioni dei loro sistemi di sicurezza in retromarcia. I risultati, seppur positivi nella maggior parte dei casi, hanno rivelato differenze significative tra i vari modelli.
La metodologia del test
Il TCS ha condotto le prove su tre scenari distinti:
- Rilevamento di pedoni (simulato con manichini)
- Ostacoli verticali (come pali o muri)
- Uscita da parcheggio con visuale limitata
Le auto sono state testate a due velocità differenti: 4 km/h e 8 km/h, simulando manovre di parcheggio e situazioni urbane tipiche. I sistemi sono stati valutati sia sulla capacità di rilevare gli ostacoli, sia sull’efficacia della frenata automatica d’emergenza quando presente.
I migliori in classifica
Quattro modelli hanno ottenuto il massimo dei voti, dimostrando un’eccellente capacità di prevenire collisioni in tutte le situazioni testate:
- BMW X3
- Ford Puma
- Volkswagen Tiguan
- Volvo EX30
Questi veicoli hanno ricevuto la valutazione “eccellente” dal TCS, riuscendo a evitare collisioni sia con ostacoli fissi che con pedoni, a entrambe le velocità di test. Un risultato che conferma l’affidabilità dei loro sistemi ADAS.
La Hyundai IONIQ 5 si è posizionata subito dopo con un punteggio del 97,6%, fallendo solo in un caso specifico: a 8 km/h non è riuscita a rilevare il manichino che simulava un bambino. Nonostante questo, il crossover elettrico coreano ha ricevuto comunque una valutazione positiva.
Le prestazioni degli altri modelli
La Mercedes Classe E ha ottenuto un punteggio del 90%, classificandosi come “altamente raccomandata”, ma ha mostrato la stessa criticità della IONIQ 5 nel rilevamento del pedone a velocità più elevate.
La BYD Seal, penalizzata dall’assenza della frenata automatica d’emergenza in retromarcia, si è fermata al 51,5% ricevendo la menzione “consigliato con riserva”. Il sistema di rilevamento ostacoli ha comunque funzionato correttamente, avvisando il conducente della presenza di pericoli.
In fondo alla classifica troviamo la Renault 5 con il 48,5%, principalmente perché sprovvista della frenata automatica. Il TCS ha però evidenziato come la city car francese offra la migliore visibilità posteriore tra tutte le auto testate, compensando parzialmente le carenze del sistema ADAS.
La sicurezza non è mai automatica
Sebbene i risultati del test dimostrino che i sistemi ADAS funzionino efficacemente nella maggior parte dei casi, il TCS ricorda che si tratta sempre di ausili alla guida e non di sostituti dell’attenzione del conducente. La responsabilità ultima rimane sempre al guidatore, che deve mantenere la concentrazione durante ogni manovra, specialmente quelle più delicate come la retromarcia in spazi affollati.
I costruttori automobilistici continuano a migliorare queste tecnologie, ma il test svizzero evidenzia come esistano ancora differenze significative tra i vari modelli. Per i consumatori, questi dati rappresentano un’utile guida nella scelta della prossima auto, soprattutto se si privilegia la sicurezza nelle manovre di parcheggio.
