Il produttore cinese OnePlus ha iniziato a distribuire un nuovo aggiornamento software per il suo ultimo top di gamma, il OnePlus 15, rilasciato da poche settimane.
La patch, contrassegnata dalla versione 16.0.1.305, include le consuete ottimizzazioni delle prestazioni e correzioni di bug minori, ma nasconde una modifica significativa non menzionata nelle note ufficiali.
L’aggiornamento introduce infatti il supporto alla massima frequenza di aggiornamento dello schermo, 165 Hz, per tre popolari applicazioni di social media: WhatsApp, Instagram e X (ex Twitter).
Tuttavia, per accedere a questa funzionalità, gli utenti devono compiere un passaggio non banale, aprendo la porta a critiche sulla scelta implementativa del brand.
Una Funzione Nascosta nei Menù degli Sviluppatori
Prima di questo aggiornamento, la frequenza di 165 Hz sul OnePlus 15 era riservata esclusivamente a un numero selezionato di giochi, mentre per tutte le altre attività, inclusa la navigazione tra le app, il display era limitato a 120 Hz.
Con la nuova versione del software, il potenziale completo del pannello può finalmente essere sfruttato anche nello scorrimento dei feed social.
La stranezza risiede nel metodo di attivazione: l’opzione per forzare i 165 Hz sulle tre app è infatti nascosta all’interno delle Opzioni Sviluppatore, un menu avanzato non accessibile di default.
Per abilitarlo, l’utente deve prima sbloccare queste opzioni toccando sette volte il numero di build nelle impostazioni del telefono, un procedimento noto ma non immediato per l’utente medio.
Questa scelta solleva perplessità, poiché attivare la modalità sviluppatore può occasionalmente causare conflitti con applicazioni sensibili alla sicurezza, come quelle bancarie, che potrebbero rifiutarsi di funzionare finché l’impostazione non viene disattivata.
Pregi e Difetti dell’Implementazione: Consumi in Aumento
Oltre alla localizzazione poco intuitiva, l’implementazione della funzione presenta un altro significativo svantaggio.
Quando l’opzione è attivata per WhatsApp, Instagram o X, il telefono disabilita completamente il sistema a frequenza variabile adattiva (LTPO) in quelle specifiche app.
Ciò significa che lo schermo rimane bloccato a 165 Hz in modo permanente, anche quando l’utente sta semplicemente leggendo un post statico o un messaggio, senza alcuna necessità di un refresh così elevato.
In condizioni normali, la tecnologia LTPO del pannello è progettata per far scendere la frequenza fino a 1 Hz in momenti di inattività, risparmiando energia preziosa.
Con questa nuova modalità forzata, invece, è inevitabile un aumento del consumo della batteria durante l’uso prolungato di queste applicazioni, annullando uno dei principali vantaggi dei display moderni.
Perché OnePlus ha Scelto questa Strada?
La strategia di OnePlus lascia spazio a diverse interpretazioni nella comunità tecnologica.
Molti osservatori si chiedono perché l’azienda non abbia semplicemente aggiunto un’opzione “165 Hz” direttamente nel menu principale delle impostazioni, alla voce “Frequenza di aggiornamento schermo”, già presente sotto “Display e luminosità”.
In questo modo, l’utente consapevole avrebbe potuto attivarla comprendendone le implicazioni, mantenendo al contempo il funzionamento dinamico e efficiente del pannello negli altri scenari.
Nascondere una caratteristica tecnica di questo tipo, che pure viene spesso citata nelle specifiche di marketing degli smartphone premium, in un menu avanzato sembra una scelta controproducente.
Se una funzionalità è considerata un punto di forza e un argomento di vendita, dovrebbe essere resa accessibile a tutti in modo trasparente, non relegata a un’impostazione sperimentale per soli utenti esperti e limitata a un trio di app.
Disponibilità e Prospettive Future
Al momento, l’aggiornamento software versione 16.0.1.305 è stato rilasciato in via prioritaria per le unità del OnePlus 15 presenti sul mercato indiano, uno dei più importanti per il brand.
È atteso che nei prossimi giorni la distribuzione si estenda progressivamente a tutti gli altri mercati, inclusa l’Europa e l’Italia.
Resta da vedere se il feedback degli utenti e della stampa specialistica spingerà OnePlus a rivedere la propria implementazione in un futuro aggiornamento, integrando l’opzione in modo più elegante e efficiente nel sistema.
La mossa dimostra comunque l’attenzione del produttore nel supportare i propri dispositivi con miglioramenti post-vendita, anche se, in questo caso, la strada intrapresa per valorizzare l’hardware dello schermo appare quantomeno tortuosa e con compromessi non indifferenti per l’esperienza d’uso quotidiana.
