Il mercato globale degli smartphone si appresta a vivere un biennio dalle due anime profondamente diverse.
Il 2025 sarà l’anno del trionfo per Apple, trainata dalla nuova serie iPhone 17, che spingerà le spedizioni mondiali a 1,25 miliardi di unità con una crescita dell’1,5%.
Tuttavia, il 2026 si profila già come un anno di contrazione, con un calo previsto dell’1% e un aumento generalizzato dei prezzi, a causa di una critica carenza di componenti per la memoria.
Secondo le ultime proiezioni dell’International Data Corporation, il settore navigherà quindi in acque contrastanti, dove l’ottimismo del prossimo anno lascerà rapidamente spazio a complesse sfide produttive e di approvvigionamento.
Il 2025: L’Anno Dominato da Apple e dall’iPhone 17
Le analisi degli esperti di IDC dipingono per il 2025 uno scenario di forte ripresa, guidata in modo quasi esclusivo dalla società di Cupertino.
Apple è destinata a chiudere il suo anno finanziario più prolifico di sempre nel mobile, con una previsione di distribuzione di 247,4 milioni di iPhone, in aumento del 6,1% rispetto al 2024.
Il motore di questa crescita è identificato nella forte richiesta per la serie iPhone 17, che sta dominando le preferenze dei consumatori a livello globale.
Un ruolo centrale in questo successo è giocato dalla Cina, dove la quota di mercato di Apple supererà la soglia del 20% nel quarto trimestre del 2025, contribuendo a ribaltare le previsioni di un calo del mercato locale in una crescita del 3%.
Gli operatori telefonici, con contratti pluriennali allettanti, e una domanda stabilizzata di dispositivi premium in Stati Uniti ed Europa occidentale completano il quadro favorevole.
Il fatturato derivante dagli smartphone Apple dovrebbe così superare i 261 miliardi di dollari, con un incremento del 7,2%.
La Svolta del 2026: Carenza di Memoria e Aumenti dei Prezzi
Lo scenario idilliaco del 2025 è destinato a mutare drasticamente già l’anno successivo.
La causa principale è una carenza globale di componenti per la memoria, sia di archiviazione che di sistema, che renderà questi chip difficili da reperire e costosi da acquistare per tutti i produttori.
Le stime per il 2026 sono state già riviste al ribasso: da una leggera crescita si è passati a prevedere un calo dell’1% nelle spedizioni globali.
La conseguenza più immediata per i consumatori sarà un aumento generalizzato dei prezzi di vendita.
Il valore complessivo del mercato salirà infatti a circa 579 miliardi di dollari, nonostante il calo dei volumi, perché i prezzi medi lieviteranno fino a 465 dollari.
I primi a subire la pressione saranno i produttori di smartphone Android di fascia medio-bassa, che operano con margini di profitto già ridotti.
Si troveranno di fronte a scelte difficili: dove tagliare i costi o se trasferire l’aumento dei costi dei componenti direttamente sul listino.
Impatto Differenziato tra Fascie di Prodotto
L’impatto della crisi non sarà uniforme.
I dispositivi premium, come gli iPhone di fascia alta, hanno maggior capacità di assorbire i rincari dei componenti grazie ai loro margini più ampi.
Al contrario, i telefoni entry-level, che spesso sacrificano specifiche come memoria e fotocamera per mantenere prezzi competitivi, saranno i più colpiti.
Alcuni produttori potrebbero essere costretti ad aumentare i prezzi di listino per questi modelli, mentre altri potrebbero spingere i clienti verso modelli leggermente più costosi ma con margini migliori.
Anche Apple dovrà fare i conti con questa situazione: ha pianificato di posticipare il lancio del suo prossimo modello base dall’autunno 2026 all’inizio del 2027, una mossa che potrebbe causare una contrazione delle spedizioni iOS superiore al 4%.
Le Reazioni dei Consumatori e lo Scenario Futuro
Il comportamento d’acquisto degli utenti giocherà un ruolo decisivo nell’evoluzione del mercato.
La tendenza consolidata è ormai quella di mantenere il proprio dispositivo, che sia un iPhone 16 o un modello Android recente, per cicli di tre o quattro anni prima di sostituirlo.
Questi cicli di aggiornamento estesi danno agli acquirenti il tempo di valutare gli aumenti di prezzo e decidere di posticipare o abbandonare l’acquisto.
D’altra parte, la continua crescita della domanda nei mercati emergenti e la consapevolezza dei rincari in arrivo potrebbero spingere alcuni consumatori ad anticipare gli acquisti alla fine del 2025.
Il panorama che ne emerge è chiaro: il settore trascorrerà il 2025 sulla scia del successo trainato da Apple, per poi doversi adattare nel 2026 a una realtà caratterizzata da una minore disponibilità di modelli e prezzi medi più elevati, in un contesto dove la carenza di memoria fungerà da vero e proprio collo di bottiglia per l’intera industria.
