Secondo le rivelazioni del noto leaker Digital Chat Station, Honor starebbe testando un display con una frequenza di aggiornamento record di 185Hz.
Questa tecnologia, ancora in fase sperimentale, supererebbe il recente traguardo dei 165Hz raggiunto dal OnePlus 15, spingendo ulteriormente in avanti i limiti della fluidità visiva sugli smartphone.
La notizia arriva in un momento di relativa stasi per il mercato, dove lo standard di alta gamma si è ormai assestato sui 120Hz.
Oltre il Limite: Honor Punta a 185Hz con Display 1.5K
Le indiscrezioni diffuse da Digital Chat Station, fonte generalmente affidabile per le anticipazioni nel settore tecnologico, descrivono un telefono prototipo di Honor equipaggiato con un pannello dalla risoluzione 1.5K in grado di toccare la frequenza di aggiornamento mai vista prima di 185Hz.
Attualmente, la stragrande maggioranza degli smartphone premium offre display a 120Hz, una tecnologia che ha rivoluzionato l’esperienza d’uso rendendo scorrimenti e animazioni notevolmente più fluidi.
Alcuni brand di nicchia, come RedMagic, si sono spinti oltre, ma il limite massimo commercializzato finora era rappresentato proprio dai 165Hz del nuovo OnePlus 15.
Il balzo potenziale di Honor, se confermato, segnerebbe quindi un nuovo capitolo nella corsa agli hertz.
Il Confronto con il Mercato e i Vantaggi Teorici
Il divario con i principali concorrenti appare significativo.
Per avere un termine di paragone, si stima che i prossimi iPhone 17 Pro manterranno una frequenza di aggiornamento massima di 120Hz, uno standard che Apple non ha ancora superato.
Ciò posizionerebbe la tecnologia di Honor su un piano di fluidità teorica di gran lunga superiore.
I benefici di un refresh rate così elevato sono principalmente due: una percezione visiva di movimenti estremamente fluidi e una potenziale riduzione dell’affaticamento degli occhi.
Quest’ultimo vantaggio deriva dal fatto che un’immagine che si aggiorna più volte al secondo risulta più stabile e meno faticosa da seguire per la vista, soprattutto durante sessioni prolungate di utilizzo o nella lettura di testi in scorrimento.
La Sfida Software: Hardware Avanzato non Basta
Tuttavia, la mera specifica hardware non è sufficiente a garantire un’esperienza rivoluzionaria.
Il vero collo di bottiglia per queste tecnologie estreme risiede nell’ottimizzazione del software.
La stragrande maggioranza delle applicazioni e dei giochi per mobile, infatti, non è attualmente sviluppata per supportare frequenze di aggiornamento così elevate.
Molti titoli, in particolare, impongono un limite al frame rate per garantire stabilità delle prestazioni e preservare la durata della batteria.
Un esempio lampante di questa discrepanza è proprio il OnePlus 15: mentre l’interfaccia utente opera fluidamente a 165Hz, non appena si avvia un’app o un gioco ottimizzato solo per 120Hz, la frequenza del display si adegua immediatamente, annullando di fatto il vantaggio dell’hardware più potente.
Per sfruttare appieno un display a 185Hz, Honor e l’intero ecosistema Android dovrebbero lavorare affinché gli sviluppatori aggiornino le loro app per supportare queste velocità, un processo che richiederebbe tempo e uno sforzo coordinato.
Implicazioni per il Futuro e la Durata della Batteria
Un altro aspetto cruciale che Honor dovrà affrontare è la gestione energetica.
Un display che aggiorna l’immagine 185 volte al secondo consuma inevitabilmente più batteria rispetto a uno che opera a frequenze più basse.
Sarà quindi fondamentale per l’azienda implementare soluzioni intelligenti di gestione della frequenza, in grado di alternare dinamicamente e in modo impercettibile diverse modalità operative, passando dai 185Hz solo quando strettamente necessario a valori più bassi per risparmiare energia durante la riproduzione di video o la semplice consultazione della posta.
La sfida per Honor non sarà solo produrre un pannello capace di raggiungere questo picco, ma integrarlo in un dispositivo che offra un’autonomia di utilizzo tutto il giorno, senza compromessi inaccettabili.
Se l’azienda riuscisse a trovare il giusto equilibrio, potrebbe davvero dettare una nuova direzione per il mercato degli smartphone premium nel prossimo futuro.
